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Monitoraggi contro la minaccia alla biodiversità forestale
Il Comitato promotore dell’iniziativa, da me coordinato, ha provve-
duto alla raccolta e all’aggiornamento delle informazioni disponibili sui
possibili siti della Rete, la cui prima ipotesi comprende 10 siti:
1) foreste alpine della Rete CONECOFOR,
2) foreste appenniniche della Rete CONECOFOR,
3) foreste mediterranee della Rete CONECOFOR,
4) vegetazione di alta quota degli Appennini, sulla base dei proget-
ti “Climeco” e “Gloria”,
5) isole mediterranee,
6) laghi subalpini,
7) laghi appenninici,
8) Alto Adriatico e laguna di Venezia,
9) Golfo di Napoli,
10) stazioni di ricerca del C.N.R. in Antartide.
Alla fine del 2004 si è svolto a Roma, nella sede del C.F.S., un work-
shop nazionale per presentare e selezionare i siti, sulla base delle finali-
tà del Programma International-LTER. La formalizzazione della Rete
nazionale LTER-Italia e delle relative modalità organizzative è prevista
entro il 2005.
Forest Focus e i progetti “ForestBIOTA” e “Gmo&Biodiv”
Il Regolamento dell’Unione Europea n. 2152/2003 Forest Focus sul
monitoraggio delle foreste e delle interazioni ambientali ha introdotto,
accanto agli obiettivi ed alle attività tradizionali (effetti dell’inquina-
mento atmosferico e degli incendi sulle foreste), nuove attività volte a
studiare gli effetti dei cambiamenti climatici, l’accumulo di carbonio e
la variazione della biodiversità forestale.
In questo contesto, l’Italia ha ospitato nel 2003 due incontri interna-
zionali sulla biodiversità forestale e partecipa dal 2004-5 a due proget-
ti pilota co finanziati per il 75 per cento dei costi dalla Commissione
Europea: il progetto internazionale “ForestBIOTA” (Forest
BIOdiversity Test phase Assessment) e quello nazionale
“Gmo&Biodiv” (Genetic modified organisms and Biodiversity).
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In particolare, per elaborare metodologie armonizzate a livello euro-
peo da utilizzare nella fase test di rilevamento della biodiversità foresta-
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