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La conservazione ed il ripristino delle dune costiere
Foto 8 - Tratta da “Il rimboschimento delle dune di Is Arenas – Riola Sardo” di G. Vita
sole in grado di garantire una efficiente azione di ripristino
(Foto 9).
Anche la diffusione di specie vegetali aliene, invasive, costituisce
un forma di impatto fortemente critica per la conservazione
degli ambienti dunali. L’impatto delle specie invasive può deter-
minare una graduale degradazione ed alterazione dell’habitat e
il declino delle specie native, a volte fino all’estinzione, portan-
do ad una diminuzione della biodiversità locale e ad un omoge-
nizzazione della fauna e della flora. Nella specificità dell’am-
biente dunale, piante aliene invasive, quali Carpobrotus spp.,
Yucca gloriosa, Agave americana, Aloe barbadensis, interferiscono
direttamente con la composizione floristico-vegetazionale di
quelle specie a cui sono dovuti processi di edificazione e conso-
lidamento dei depositi (Foto 10).
L’esempio più evidente è dato dalla estrema diffusione della
Aizoacea Carpobrotus aciniformis, specie aliena naturalizzata di ori-
gine sud africana, introdotta in Europa negli anni ’50 del secolo
scorso, proprio per la stabilizzazione delle dune e delle coperture
sabbiose. Come per altre specie vegetali esotiche, anche il conteni-
mento del carpobrotus è una pratica difficile. L’eradicazione com-
pleta è praticamente impossibile poiché (vista la forte dispersione
dei semi specie ad opera della fauna che se ne ciba) comportereb-
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