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Riserva forestale di protezione “Metaponto”
Bradano e Basento, per una superficie complessiva di circa 240 ha.
Venne istituita Riserva Statale con D.M. 29/03/1972 in conside-
razione dell’esemplare risultato ottenuto come rimboschimento di una
difficile zona litoranea, della funzione di protezione dai venti salsi,
assolta nei confronti delle colture agrarie retrostanti e per la peculiare
caratteristica di presentare, in prossimità delle foci dei due fiumi sud-
detti due “Zone Umide”, habitat e rifugio ideale per l’avifauna stanziale
e migratoria (quest’ultimo, rilevante aspetto, ne ha determinato l’inclu-
sione tra le aree SIC e ZPS della Rete Natura 2000, in Basilicata).
All’interno delle suddette zone paludose, caratterizzate in superficie
da uno strato limo-argilloso di deposito alluvionale risalente al 1959 e al
1972, si possono osservare specie di trampolieri quali Tringa ochropus (Piro
piro), Ardea cinerea (Airone cinerino) ed altri quali Limosa limosa (Pittima
reale), Gallinula clorophus (Gallinella d’acqua). Inoltre, di rilevante inte-
resse, è la presenza lungo la costa della Caretta caretta (Tartaruga marina)
che nidifica tra metà giugno e metà agosto su terreno sabbioso e a una
distanza dalla battigia che di norma non supera i 50-100 metri.
Il soprassuolo che costituisce la Riserva Forestale è prevalentemente di
origine artificiale, derivato da rimboschimenti iniziati nel 1934 dal Con-
sorzio di Bonifica e proseguiti dal Corpo forestale dello Stato fino al 1954.
Le specie che furono impiegate e sono, tuttora, presenti nell’area,
sono il Pinus pinea (pino domestico), il Pinus halepensis (pino d’aleppo), il
Pinus pinaster (pino marittimo) la cui presenza sporadica è dovuta alla
concorrenza esercitata dai primi due.
Sono altresì presenti il Cupressus sp. (cipresso), l’Eucaliptus camaldulen-
sis (eucalipto), l’Eleagnus angustifolia L. (olivello spinoso), l’Acacia saligna
(acacia salina). Quest’ultima ricopre vaste aree con esemplari contorti e
cespugliosi che formano macchie di vegetazione spesso impenetrabili.
Il sottobosco è costituito da arbusti spontanei tipici della macchia
mediterranea, tra cui il Pistacia lentiscus (lentisco), il Phillyrea variabilis (fil-
lirea), lo Juniperus (ginepro), a cui si associa anche la tamerice, di
impianto artificiale.
Lo strato erbaceo è rappresentato da specie tipiche di ambienti dunali
con ristagni d’acqua quali l’ Arundo phragmites (cannuccia marina), lo Juncus
(giunco), l’Erjngium maritium (eringio), l’Arctium lappa (bardana), lo Smilax
asperea (smilace), l’Asparagus acutifolius (asparago) e svariate graminacee.
Anno
Il substrato geologico è costituito prevalentemente da dune costiere del-
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l’Olocene e spiagge attuali. I suoli che ne derivano, essendo breve il periodo
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