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Le risorse forestali e lo sviluppo delle zone montane


            in termini di governo e fruizione del territorio.
               Nel presente articolo cercherò di evidenziare quale può essere il con-
            tributo delle risorse forestali per il complessivo sviluppo rurale, soffer-
            mandomi in particolare sulle aree montane, la cui rivitalizzazione passa
            proprio attraverso la riscoperta di tali risorse, individuando nel loro ruolo
            polifunzionale non solo un’accresciuta responsabilità, ma anche nuove
            opportunità di produrre reddito. A tale proposito, si evidenzieranno le
            caratteristiche del nuovo modello di sviluppo, analizzando successivamen-
            te i processi economici sostenibili con la conservazione ambientale attiva-
            bili nelle aree montane del nostro Paese, concludendo con la presentazio-
            ne esemplificativa di alcuni dei più recenti strumenti di politica economi-
            ca ambientale alla luce del modello di sviluppo proposto.

            L’approccio territoriale nei nuovi modelli
            di sviluppo competitivo locale
               Negli ultimi decenni in Italia si è assistito ad una vera e propria inver-
            sione di tendenza nel modello territoriale di sviluppo, con il progressivo
            abbandono del centralismo metropolitano e la riscoperta della cosiddetta
            “area vasta” o “territorio aperto”. A partire dagli anni settanta i fattori di
            competitività delle zone metropolitane si sono progressivamente trasfor-
            mati in elementi di debolezza e di potenziale crisi. Il crescente congestio-
            namento delle aree urbane e il declino del “mito” cittadino hanno deter-
            minato un sempre maggiore bisogno d’evasione, con una continua cresci-
            ta della domanda di territorio, sia in termini di insediamenti alternativi a
            quello metropolitano, sia per attività di evasione e ristoro. 1
               Tale evoluzione è stata accompagnata da una molteplicità di processi
            sociali ed economici collegati a questa nuova visione, come ad esempio
            l’inesorabile decremento demografico delle aree metropolitane e l’affer-
            mazione di prodotti alimentari in cui la tipicità risulta riferirsi principal-
            mente al territorio e alle sue tradizioni.
               Sino ad oggi queste nuove tendenze solo occasionalmente, e solo per
            alcune aree, sono andate a beneficio della montagna e, troppo spesso, solo
            dopo il verificarsi di eventi calamitosi che hanno richiamato all’attenzione
            di tutti le relazioni funzionali tra aree urbane e rurali, tra montagna e fon-  .1
            dovalle. Ecco, quindi, che il rilancio delle aree montane non è più un pro-
            blema di coloro che ancora vivono in questi territori ma diviene una que-      oI-n
            stione che interessa l’intera collettività.                                    n
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