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Le risorse forestali e lo sviluppo delle zone montane


                      a tematica riguardante il ruolo delle risorse forestali per lo svi-
                      luppo delle zone montane rappresenta un argomento estrema-
               Lmente complesso, soprattutto in relazione agli importanti muta-
            menti socioeconomici di questi ultimi anni che, con incredibile velocità,
            stanno rivoluzionando il significato delle risorse forestali e, più in genera-
            le, quello dell’insieme dei valori sociali, economici, culturali e ambientali
            che risiedono nel mondo rurale. È proprio attraverso questa visione del
            rurale, vista come insieme di elementi inscindibili di uno stesso progetto
            di sviluppo, che si superano i confini di filiera e di settore, si evidenziano
            le relazioni tra le diverse attività locali e si enfatizza il ruolo “polifunzio-
            nale” delle risorse rurali e delle attività produttive ad esse connesse.
               Questa evoluzione ha investito in pieno il significato funzionale delle
            risorse forestali, determinando in pochi decenni un loro completo riposi-
            zionamento in termini di ruolo sociale ed economico.
               Nel 1966 Alessandro De Philippis, nella sua prolusione al XVI anno
            accademico, indicava nelle prospettive di sviluppo della selvicoltura mon-
            diale un preciso interesse «… sostanzialmente ispirato alla preoccupazio-
            ne di stabilire se e come la selvicoltura possa stare al passo con la rapida
            evoluzione dell’economia mondiale, nel settore specifico della produzio-
            ne e del consumo di materiali legnosi». Indicando chiaramente l’importan-
            za dei boschi in termini di tradizionale funzione produttiva legnosa, si sot-
            tolineava che, oltre ad un equilibrio selvicolturale ispirato al mantenimen-
            to delle basi naturali della produttività, esisteva anche «… un altro equili-
            brio che la selvicoltura, anche nella sua forma naturalistica più ortodossa,
            non può ignorare: l’equilibrio, non meno indispensabile, della produzione
            forestale con l’ambiente economico-sociale» (De Philippis, 1966).
               Tuttavia, la percezione di una complessità di relazioni tra attività pro-
            duttive forestali e l’intero sistema socio-economico era sentita univoca-
            mente in funzione delle relazioni tra l’articolazione tecnico-economica
            della filiera e il resto del sistema socio-economico nei confronti dell’evo-
            luzione delle caratteristiche del mercato legnoso.
               Rispetto a questa visione, oggi, l’attenzione per la filiera foresta-legno
            rappresenta ancora una realtà tutt’altro che superata e questo lo dimostra-
            no gli elevati livelli di import e le dimensioni fisiche ed economiche del-
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            l’industria del legno. Tuttavia, intorno alle risorse forestali sono maturate
            anche altre aspettative che hanno esaltato il ruolo di queste risorse anche
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