Page 189 - 0848_boiardi_interno.qxp
P. 189
Lo schieramento strategico ottimale per le flotte aeree antincendi boschivi
A.Il campione rappresentativo del fenomeno potrebbe essere ampliato a tutto il tren-
tennio 1970-2000 per cui sono disponibili (almeno in forma cartacea) i dati sugli
incendi in Italia; l’approccio essenzialmente statistico dello studio potrebbe contare
su una stima molto più affidabile dei parametri di lavoro;
B. I calcoli sono stati svolti su un dominio di discretizzazione individuato dai fogli
IGM in scala 1:100.000 e su tale reticolo sono state calcolate la posizione degli
incendi e le distanze di volo dalle basi. I dati disponibili attraverso il database AIB-
FN consentono con poche modifiche al modello-base di infittire questa maglia di un
fattore 4 ovvero 16, poiché ogni incendio all’interno di un foglio può essere localiz-
zato molto più dettagliatamente con riferimento ad ognuno dei 4 quadranti o delle
16 tavolette in cui è suddiviso ogni foglio cartografico. Ciò porterebbe ad una ridu-
zione significativa degli errori nella stima delle frequenze temporali locali l degli
incendi nonché nel calcolo delle distanze di volo.
C. Si potrebbe, per meglio valutare il tempo medio di servizio complessivo (cioè la dura-
ta della missione), calcolare anche il numero medio di sganci d’acqua effettuabili in
base alle caratteristiche dei diversi aeromobili ed alla distanza degli incendi dalle
fonti idriche di approvvigionamento in zona; si potrebbe inoltre studiare l’evoluzio-
ne dell’evento-incendio mediante l’introduzione di modelli di combustibile;
D. Si potrebbe valutare con maggiore dettaglio il potenziale operativo delle diverse linee
di volo in esercizio, definendo un concetto di “risorsa equivalente” con cui misurare
le prestazioni effettive disponibili a seconda del tipo di aeromobili schierati;
E. Si potrebbero portare in conto i dati locali sullo stato dei suoli e definire con oppor-
tuno dettaglio i coefficienti di protezione mirata per il territorio.
F. Si potrebbe arricchire il modello di ottimizzazione introducendo ulteriori vincoli
(numero minimo e massimo di elicotteri dislocabili nelle basi, numero di ore di mis-
sione massimo effettuabile dagli aeromobili e dagli equipaggi a disposizione, nume-
ro di aeromobili indisponibili per esigenze di istituto, di manutenzione, di addestra-
mento, incidenza dei guasti, distinzione per diverse linee di volo, costi operativi del
servizio e relativi oneri di bilancio).
G.Si potrebbe studiare il regime transitorio del sistema mediante le equazioni differen-
ziali di Erlang generalizzate, per verificare se nel corso del processo si possano pre-
vedere punte di sovraccarico sensibilmente diverse dal regime limite di servizio, tenen-
do conto del fatto che la densità di richieste l non è in effetti costante durante il
giorno medio, ma presenta un massimo nelle ore centrali del giorno. .1
oI-n
n
n
A
SILVÆ 193