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                  L’autore del volume è Sergio bucci giornalista rai e storico ben conosciuto che
             ultimamente ha contribuito al successo dei Numeri Speciali realizzati dalla
             “rassegna dell’Arma dei Carabinieri” dedicati ai Carabinieri del 1943 e del 1944.
                  Come lui stesso scrive nei ringraziamenti finali, il volume è stato realizzato
             anche attraverso quanti con le loro testimonianze hanno voluto ricordare Antonio
             tra cui la madre Filomena, i cugini Giacinta Manso e Antonio Palumbo, gli amici
             d’infanzia Gianni Verna, Franco Piccoli e Antonio Mancini.
                  Numerosi sono poi stati i contributi dei colleghi di Zara tra cui il colonnello in
             pensione Gerardo Severino, già direttore del Museo Storico della Guardia di
             Finanza, le cui ricerche hanno consentito di ricostruire parte della carriera militare di
             Antonio.
                  Come scrive nella postfazione Filippo Gaudenzi: la vita di Antonio Zara viene
             immersa nel racconto di quegli anni, affiancando il cronista allo storico, con il gusto
             del particolare minuto, date, nomi, cognomi e incarichi, la visione dello svolgersi del
             tempo.
                  L’opera si sviluppa tra la vita e scelte di un giovane, poco più che ventenne, con
             le vicende che l’Italia visse in un periodo molto tormentato della storia nazionale, in
             un panorama internazionale di grandi tensioni.
                  Proprio l’impostazione del volume con una presenza importante delle testimo-
             nianze e dei documenti privati della famiglia riesce a far emergere il bagaglio di sen-
             timenti che accompagnano il ricordo del Finanziere ancora oggi.
                  Le riproduzioni dei documenti contenuti nell’importante apparato iconogra-
             fico consentono di apprezzare il lavoro svolto e l’attività di ricerca condotta dall’au-
             tore che, giova ricordare, ha avuto accesso a documenti ancora custoditi in archivi
             privati.
                  Ora non resta che leggere il volume.

                                                                              Sottotenente
                                                                        Pasquale Grimaldi























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