Page 108 - Rassegna 2025-1
P. 108

DoTTRInA




                  Possiamo, dunque, concludere affermando che il dirigente pubblico è visto
             sempre più come un manager, con un profilo professionale che deve avere com-
             petenze specifiche (ad esempio, nel project management, nella gestione delle risor-
             se umane, nella leadership e nella conduzione dei processi), con percorsi profes-
             sionali molto più diversificati e meno ancorati a logiche di anzianità.

             3.  La trasformazione della dirigenza militare: tratti distintivi e peculiari
                  In primo luogo, è doveroso evidenziare che anche l’organizzazione militare
             è stata attraversata dalle turbolenze economiche, ambientali e sociali degli ultimi
             decenni  ed è per tale motivo che il peculiare tema della dirigenza si rivela attuale
                    5
             anche in questo particolare ambito organizzativo e professionale. Inoltre, l’evolu-
             zione del quadro normativo di riferimento è un aspetto cruciale per comprendere
             le trasformazioni e le sfide della leadership nel comparto Difesa e Sicurezza.
                  Le norme che regolano la dirigenza militare, infatti, sono cambiate nel
             tempo per rispondere ai cambiamenti derivanti dalle innovazioni tecnologiche,
             dal contesto geopolitico e dalle nuove esigenze strategiche; ma del resto la gestio-
             ne di tale modifica appare ancora più complessa in un’organizzazione come quel-
             la militare, che non è una semplice struttura erogatrice di prodotti o servizi bensì
             una realtà dotata di caratteri peculiari e permeata da un’uguaglianza di valori in
             cui i suoi membri si identificano.
                  A tale ultimo proposito possiamo invero affermare che esiste, tra le donne e
             gli uomini che appartengono alle istituzioni militari, una visione ideale delle
             caratteristiche che dovrebbero appartenere a chi riveste posizioni di direzione.
                  Le peculiarità del mondo militare, infatti, facilitano senz’altro la gestione
             del personale attraverso il comando, vincolata ad un’aspettativa di  leadership
             carismatica e orientata a modelli profondamente radicati negli appartenenti
             all’amministrazione.


             5  Il comparto della difesa e della sicurezza non è permeabile ai mutamenti della società civile: basti
               pensare al complesso iter normativo che ha portato, grazie a spinte interne ma anche provenienti
               dall’ordinamento internazionale, alla legge 20 ottobre 1999, n. 380, Delega al governo per l’isti-
               tuzione del servizio militare volontario femminile che ha aperto le fila delle Forze Armate anche
               alle donne, o più di recente all’acceso dibattito circa la configurabilità dell’esercizio della libertà sin-
               dacale tra i ranghi delle Forze armate e delle Forze di polizia ad ordinamento militare, che da ultimo
               ha condotto, grazie alla sentenza 120/2018 della Corte costituzionale, alla costituzione di
               Associazioni Professionali Sindacali a Carattere militare. Ancora, la deflagrazione di conflitti e
               guerre civili in paesi vicini e lontani è all’origine della partecipazione delle Forze Armate e di Polizia
               italiane a numerose missioni di peace-keeping e peace-building nei Paesi più remoti, a partire dagli
               anni novanta per arrivare sino ai giorni nostri; senza considerare l’ulteriore evoluzione vissuta
               dalla Difesa con l’avvento del Covid-19 che ha aggiunto al suo tradizionale compito di difesa del
               territorio nazionale anche un ruolo di vero e proprio sostegno logistico alle strutture sanitarie
               diventando un organo cruciale per la lotta alla pandemia.

             106
   103   104   105   106   107   108   109   110   111   112   113