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                  Tali ambiti di competenza, estremamente diversificati, richiedono un pen-
             siero duttile e dinamico, costantemente al passo con l’evoluzione della società
             contemporanea pur nel solco delle tradizioni su cui poggiano le istituzioni di cui
             questi particolarissimi dirigenti fanno parte.
                  Tale ruolo oggi, nel comparto della Difesa e della Sicurezza, si incardina in
             qualcosa di più di una mera funzione amministrativa: consiste nel guidare donne
             e uomini nell’espletamento di un compito fondamentale per il buon funziona-
             mento dell’apparato dello Stato quale è la difesa del territorio nazionale e, con
             essa, la sicurezza dei cittadini.
                  Quale indispensabile premessa normativa, è assolutamente necessario evi-
             denziare la nuova configurazione della figura del dirigente delle Forze Armate e di
             Polizia conseguente al riordino operato dal Decreto Legislativo 29 maggio 2017,
             n. 94, recante “Disposizioni in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del
             personale delle Forze Armate” e ai successivi correttivi, fondamentale per inqua-
             drare correttamente riflessioni e proposte funzionali alla soluzione delle contin-
             genti problematiche e allo sviluppo di sostenibili prospettive di crescita.
                  Per fare ciò, è essenziale acquisire consapevolezza della inevitabile divergen-
             za esistente tra la velocità con cui le minacce cambiano forma e il conseguente
             adattamento del comparto Difesa e Sicurezza, capaci di porre in essere un proces-
             so di trasformazione che, oltre agli strumenti tecnologici, deve investire la com-
             ponente umana, soprattutto di chi ricopre incarichi di responsabilità.
                  E proprio il dirigente, al fine di garantire efficienza e produttività, deve dare
             priorità a questo aspetto, mantenendo un ruolo centrale e al tempo stesso flessi-
             bile e aperto ad una visione ampia: alla unicità e referenzialità di un comandante
             militare si affiancherà la necessità di fornire velocemente risposte, di gestire pro-
             blemi di natura sempre più tecnica, di lavorare in un team di specialisti, nonché
             di elaborare procedure innovative per rendere il proprio settore più aderente ai
             continui cambiamenti della società.

             2.  Da amministratore pubblico a manager della modernizzazione
                  La figura del dirigente pubblico in Italia ha subito significativi cambiamenti
             dal 2000 ad oggi, in parallelo con l’evoluzione della dirigenza militare, ma con
             dinamiche differenti che riflettono la specificità dei rispettivi settori.
                  Per comprendere meglio tali cambiamenti, è utile esaminare l’evoluzione in
             due ambiti distinti: la pubblica amministrazione civile e quella militare.
                  nel primo caso, la dirigenza pubblica ha affrontato negli ultimi decenni
             numerosi mutamenti, legati principalmente ad alcune riforme della Pubblica
             Amministrazione e alle trasformazioni del contesto economico e politico.

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