Page 15 - Numero Speciale 2024-2
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INTRODUZIONE
Più volte alcuni autori hanno concentrato le forze per realizzare monogra-
fie in grado di racchiudere uno studio durato a lungo per far conoscere alcune
vicende storiche.
In questo progetto editoriale, invece, si è ritenuto importante dare valore
alle competenze dei singoli studiosi che, a vario titolo, hanno preso parte all’ini-
ziativa. In effetti, il grande lavoro concettuale, poi organizzativo e quindi la rea-
lizzazione del Numero Speciale in questione, nato in parallelo a quello dedicato
al Regno d’Italia, non è stata cosa facile.
Tuttavia, proprio per le difficoltà che sono state individuate in fase di pia-
nificazione, si è ritenuto molto più proficuo accogliere un approccio maggior-
mente inclusivo delle diverse competenze, con l’intento di offrire al lettore un
quadro più completo possibile per quanto non esaustivo.
In effetti, si deve riconoscere che, nonostante l’attenzione al bilanciamen-
to degli argomenti e, per quanto possibile, anche ad un bilanciamento territo-
riale, alcune regioni sembrano sottorappresentate, altre eccessivamente presen-
ti. In realtà, guardando al prossimo futuro, si è pensato che ulteriori contributi
possano includere regioni o porzioni di aree regionali non ancora toccate, cer-
cando di raggiungere quella forma di equilibrio tra differenti territori.
Non si dimentichi, poi, che l’appendice creata al bisogno vuole racchiude-
re questioni che potrebbero apparire marginali ma che invece aiutano a com-
prendere meglio alcuni temi. Si pensi alle difficoltà interpretative legate alla
figura del combattente legittimo durante quegli anni terribili di guerra, a firma
del tenente Paolo Formiconi, o agli atti legislativi pubblicati, per restare in
campo giuridico, nella Gazzetta Ufficiale d’Italia, quella della RSI. Anche le col-
laborazioni tra servizi d’intelligence rappresenta una questione analizzata attenta-
mente dall’avvocato Gianluca Barneschi in queste pagine. Il Numero Speciale
si chiude con un breve studio del vicebrigadiere Daniele Mancinelli sulle armi
automatiche della Resistenza.
Questo lavoro è stato possibile grazie all’impegno e allo spirito di sacrifico
di tutta la Redazione che in questo lungo 2024 ha contribuito, con il pensiero e
l’azione, a garantire l’alta qualità del prodotto editoriale realizzato, integrando la
realizzazione dei fascicoli ordinari con ulteriori iniziative che hanno pesato
enormemente sulle modeste risorse a disposizione.
Agli autori, il mio personale ringraziamento per l’attenzione, la competen-
za e anche la pazienza che hanno voluto riservare a questa iniziativa.
Desidero ringraziare il presidente della Società di Studi Trentini di Scienze
Storiche, dottor Italo Franceschini, l’associazione di Trento che a suo tempo ha
pubblicato il volume “Il gruppo carabinieri di Trento nei venti mesi
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