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IL LEGAL FRAMEWORK EUROPEO E I PROGETTI A SUPPORTO DELL’UTILIZZO
                                       DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE




               se molti posti di lavoro scomparirebbero perché la manodopera umana verrà
               sostituita da quella robotica. Sono stati investiti milioni di euro nella ricerca tec-
               nologica ed è naturale che anche nel settore militare vengano sfruttate le inno-
               vazioni raggiunte. L’ulteriore quesito da porsi sarebbe allora se giungere alla
               creazione di armi autonome potrebbe essere un plus o un ulteriore motivo di
               attriti  soprattutto  nei  tavoli  politici  internazionali,  già  duramente  messi  alla
               prova da equilibri geopolitici precari. Secondo il parere dei maggiori esperti del
               settore, la corsa agli armamenti tecno-informatici basati sull’intelligenza artifi-
               ciale sta creando una condizione mondiale simile a quella del periodo atomico
               della seconda guerra mondiale. L’intelligenza artificiale avrà un forte impatto in
               campo militare in particolar modo nei mezzi e nelle armi utilizzati dall’esercito,
               così come lo ebbe l’invenzione del motore a scoppio. Se c’è una cosa che la sto-
               ria ha insegnato è che la nostra mentalità e la nostra etica nei confronti della tec-
               nologia variano in base al contesto in cui viene usata. È propria questa la com-
               plessità di questo campo.
                    Un settore affascinate, fantastico, entusiasmante ma allo stesso tempo spa-
               ventoso  poiché  si  basa,  attualmente,  sulla  fiducia  reciproca  e  la  fiducia  è
               un’esperienza totalmente umana. L’umanità pertanto dovrà chiedersi e interro-
               garsi su cosa succederà quando verrà creata una ‘super-intelligenza’, un’intelli-
               genza superiore a quella umana, capace di essere intellettivamente migliore di
               ogni essere umano sul pianeta.
                    Questo interrogativo dovrà essere posto a priori e non alla fine quando
               magari potrebbe essere troppo tardi per poterla gestire. L’intelligenza artificiale
               e le macchine o i robot che la ospiteranno, non nascono come strumenti nocivi
               per l’umanità ma tanto facile sarà ricevere aiuto da queste tecnologie, quanto
               semplice  dovrebbe  essere  comprendere  che  l’intelligenza  artificiale  potrebbe
               combattere l’umanità qualora questa dovesse risultare da ostacolo per il rag-
               giungimento di un suo scopo o obiettivo.
                    L’evoluzione tecnologica ci sta circondando di strumenti informatici tanto
               da arrivare a una distorsione della realtà generata dalla gestione delle notizie
               attraverso l’intelligenza artificiale, come nel caso dei social network. È come se ci
               stessero costruendo una stanza piena di specchi dove alla domanda di chi sia il
               più bello ci venisse risposto in continuazione che siamo noi stessi. Tale struttu-
               ra, con il passare del tempo e con l’uso di IA sempre più evolute, ci porterà a
               non riuscire più a comprendere quale sia la realtà dalla finzione. Questo perché
               un computer non ha consapevolezza ma ha come unico obiettivo massimizzare
               il coinvolgimento degli utenti e per farlo userà tutto quello che riterrà utile al
               suo fine, senza chiedersi cosa sia giusto o sbagliato, cosa sia vero o falso.


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