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L’ARTIFICIAL INTELLIGENCE ACT DELL’UNIONE EUROPEA
ossia gli input; le azioni, quindi gli output; gli obiettivi, cioè il risultato atteso
da conseguire; l’ambiente, vale a dire cosa con cui l’agente interagisce. Al fine
di ottenere la loro massima efficienza viene organizzata una struttura gerar-
chica costituita da sotto-agenti concepiti per realizzare mansioni di livello
inferiore o comunque limitate, per riuscire ad affrontare globalmente compiti
di maggiore difficoltà o che necessitano di una certa forma di “cognizione”.
In particolare, per simulare il processo decisionale le tecnologie moderne si
basano su algoritmi, o meglio su una sequenza finita di istruzioni che consen-
tono di risolvere tutti i quesiti di una stessa classe o di calcolare un risultato
matematico.
Nell’era delle tecnologie dell’informazione, la raccolta e il trattamento di
dati personali si fanno preminenti: l’economia globalizzata comporta un
aumento dei flussi transfrontalieri di dati, con benefici - come i servizi di social
network - che consentono alle persone in tutto il mondo di comunicare, ma
pure con pericoli per la vita privata e la governance democratica, come le attività
di sorveglianza.
Gli utenti inevitabilmente cominciano a riscontrare le prime difficoltà a
districarsi in un mare di informazioni, in conseguenza soprattutto all’Internet of
Things nel quale i dispositivi possono connettersi e interagire con altri dispositi-
vi: i big data sono la “prossima frontiera dell’innovazione, della concorrenza e
della produttività” , una mole talmente complessa che implica l’utilizzo di
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importanti strumenti di calcolo per riuscire ad operare sulle notizie entro un
limite di tempo ragionevolmente valido, un “set di dati le cui dimensioni vanno
oltre la capacità dei tipici strumenti software di database di acquisire, archiviare,
gestire e analizzare” .
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In termini di protezione dei dati, i megadati comprendono sia la capa-
cità di estrarre conoscenze “nuove e predittive a partire da grandi volumi,
varietà e velocità dei dati”, sia il trattamento ed i suoi risultati; i prodotti otte-
nuti sono una risorsa al servizio di processi decisionali, che incidono in par-
ticolare sulle persone e i gruppi, segnatamente nei casi di profilazione o eti-
chettatura e, in ultima analisi, sollevano numerosi problemi in materia di
sicurezza .
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5 McKinsey & Company, Big data: The next frontier for innovation, competition, and productivity, 2011.
6 Ibidem.
7 Consiglio d’Europa, Comitato consultivo della Convenzione 108, Guidelines on the protection of
individuals with regard to the processing of personal data in a world of Big Data, 23 gennaio 2017.
Commissione europea, comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al
Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, verso una
florida economia basata sui dati, 2014.
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