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STEREOTIPI E PREGIUDIZI
I pregiudizi e gli stereotipi di genere pesano, ancor di più sulle donne vit-
time di violenza. Risultare credibili dinanzi a operatori del diritto per queste vit-
time è difficile: spesso, vengono sottoposte a lunghi e ripetuti interrogatori con
domande intrusive e mortificanti che non hanno alcuna correlazione con i fatti
ma che servono solo a screditare la vittima.
Nonostante negli ultimi anni la sensibilità verso il tema della violenza sulle
donne sia aumentata e il nostro ordinamento cerchi di dare risposte più efficaci
e immediate alle richieste di aiuto delle persone offese, il rapporto della società
civile per Cedaw, sostiene che manca un approccio sistemico alla lotta alla violenza
e alla disparità di genere. Approccio che getta ombre anche in ambito della giu-
stizia civile, nei casi in cui il Tribunale è chiamato a dirimere casi di separazione
in concomitanza con denunce di violenza.
È lo stesso rapporto di giugno 2021 della Commissione Femminicidio che
ha evidenziato l’invisibilità della violenza contro le donne e della violenza
domestica nei Tribunali civili. In sede di affidamento dei figli, infatti in casi di
violenza contro le donne e domestica, si ritrovano spesso argomentazioni vitti-
mizzanti. Basti pensare ai consulenti d’ufficio, che spesso non hanno una for-
mazione o specializzazione specifica sulla violenza contro le donne e sono chia-
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mati a giudicare la capacità genitoriale della madre , oppure al giudice che tal-
volta affida il minore al padre, pur violento .
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Nel rapporto del maggio 2022, la Commissione ha constatato che nel 96%
delle separazioni che coinvolgono violenza, i Tribunali non considerano la vio-
lenza come rilevante per l’affidamento dei figli e delle figlie. Il GREVIO, ha
inoltre sottolineato che l’uso del concetto di alienazione parentale e principi
simili può ostacolare l’identificazione della violenza contro le donne e i loro
figli, ignorando la natura di genere della violenza .
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Nei Tribunali civili, la violenza è raramente menzionata. Talvolta viene
disposto l’affidamento condiviso anche quando sono fornite prove di violenza,
e non è raro che le donne siano anche “costrette” a partecipare a percorsi di
mediazione e che si traducono in vittimizzazione secondaria. È pratica comune
nella giurisprudenza italiana considerare una madre che ha subito violenza
7 La valutazione delle competenze genitoriali da parte dei CTU in situazioni di violenza dome-
stica: un’indagine empirica; Report delle “Organizzazioni della società civile italiana perla
CEDAW”, 87 esima Sessione. Comitato CEDAW in Matrimonio e relazioni familiari.
8 Affidamento dei figli in situazioni di violenza domestica e rischio di vittimizzazione secon-
daria e Maltrattamenti in famiglia e sospensione della responsabilità genitoriale da parte del
Tribunale per i minorenni, nei confronti della madre, vittima del reato. A proposito della c.d.
vittimizzazione secondaria.
9 Report delle “Organizzazioni della società civile italiana perla CEDAW”, 87 esima Sessione.
Comitato CEDAW in Matrimonio e relazioni familiari.
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