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SICUREZZA NUCLEARE E CONFLITTI ARMATI NEL DIRITTO INTERNAZIONALE
Naturalmente, con riferimento agli impianti e materiali nucleari ad uso
civile continua a sussistere anche l’esigenza della non diversione a fini militari e,
quindi, della prevenzione di un’ulteriore proliferazione delle armi nucleari a
livello interstatale, ma nel linguaggio giuridico attuale non si parla più in propo-
sito di nuclear security, ma di nuclear safeguards, cioè di “salvaguardie” per la verifica
della non proliferazione nucleare .
(4)
Safety, security e safeguards sono i cosiddetti “tre pilastri” principali su cui si
fonda oggi il diritto internazionale dell’energia nucleare .
(5)
Al di là, comunque, dell’ambigua espressione “sicurezza nucleare”, il
conflitto armato in corso tra Federazione Russa e Ucraina ha messo bene in
evidenza che tutti gli aspetti che ho appena brevemente evocato sono poten-
zialmente coinvolti dallo scoppio di un conflitto armato: da un lato, essendo
la Federazione Russa uno Stato dotato di armi nucleari, viene in considera-
zione il problema del potenziale uso di tali armi; dall’altro, poiché il teatro
delle ostilità è un territorio in cui sono presenti importanti impianti nucleari
ad uso civile, viene in considerazione non solo, e non tanto, l’esigenza di pre-
venire un’ulteriore proliferazione delle armi nucleari a livello interstatale
(nuclear safeguards), ma anche l’esigenza di protezione di tali impianti e mate-
riali da interferenze non autorizzate da parte di entità non statali (nuclear secu-
rity) nonché, e forse soprattutto, l’esigenza di evitare che le attività belliche
provochino incidenti nucleari dagli effetti potenzialmente devastanti (nuclear
safety).
Alla luce di ciò, cercherò anzitutto di ricordare brevemente sia la norma-
tiva relativa alla non proliferazione delle armi nucleari e alle relative salvaguar-
die, sia quella relativa alla sicurezza degli impianti e materiali nucleari dal duplice
punto di vista della safety e della security, per poi accennare al problema della loro
applicabilità in tempo di guerra.
(4) Per quanto riguarda, in particolare, gli Stati che hanno stipulato con l’AIEA un accordo
onnicomprensivo a tal proposito, l’obiettivo delle nuclear safeguards è: «to verify a State’s
compliance with its undertaking to accept safeguards on all nuclear material in all its pea-
ceful nuclear activities and to verify that such material is not diverted to nuclear weapons
or other nuclear explosive devices» (IAEA Safeguards Glossary, 2021 Edition, Vienna, IAEA,
2022, p. 13).
(5) Sul concetto cosiddetto delle “tre esse” (safety, security, safeguards), cfr., Handbook on Nuclear
Law. Implementing Legislation, a cura di C. Stoiber, A. Cherf, W. Tonhauser, M. Vez Carmona,
Vienna, IAEA, 2010, p. 4. In seno all’AIEA, la necessità di un approccio integrato è ormai
evidente, in particolare per quanto riguarda la safety e la security: le interferenze esterne da
parte di soggetti non statali che la nuclear security si preoccupa di prevenire e reprimere,
potrebbero poi, a loro volta, provocare emissioni radioattive e, quindi, creare dei problemi di
nuclear safety. Inoltre, quanto alle safeguards, le misure realizzate per prevenire la non-prolifera-
zione delle armi nucleari a livello interstatale possono indirettamente contribuire ad evitare
che materie nucleari possano cadere nelle mani di soggetti non statali.
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