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INFORMAZIONI E SEGNALAZIONI




             storico  sull’evoluzione  normativa  (dalla  legge  n.  319/1976,  cosiddetta  Legge
             Merli, al d.lgs. n. 152/2006, cosiddetto Testo Unico Ambientale) che evidenzia una
             eterogeneità tutt’ora presente, si passa ad analizzare la nozione di scarico, la cui
             comprensione è imprescindibile per il prosieguo del corso e per la formazione
             del futuro ufficiale tutore dell’ambiente.
                  Acquisire  il  concetto  di  scarico ne mostra la netta demarcazione dalla
             nozione  generale  di  rifiuto;  ai  fini  dell’apprendimento  di  cosa  sia  scarico,  nel
             corso delle lezioni, oltre a esaminare la definizione ex art. 74, let. ff, del d.lgs.
             n. 152/2006, vengono porte ai discenti una serie di slides grafiche, per cristal-
             lizzare la rappresentazione mentale dello scarico.
                  Collegata alla nozione di scarico è la dinamicità dello stesso, aspetto tecnico
             che assume considerevole rilevanza investigativa: risulta importante capire se
             uno scarico è continuo o discontinuo e, per questi ultimi, classificarne la tipologia
             (periodico, saltuario, occasionale, accidentale). Solo dopo ciò è possibile studiare le
             acque di scarico ex art. 74, let. gg, del d.lgs. n.152/2006 (domestiche, urbane, indu-
             striali, meteoriche, assimilabili alle domestiche).
                  Ogni argomento trattato viene condito con richiami giurisprudenziali: ne
             sono un esempio la rassegna di sentenze sulle acque meteoriche o sulle acque
             di  vegetazione  dei  frantoi  oleari  (sia  per  i  criteri  di  assimilazione  al  refluo
             domestico, sia per la loro configurazione di scarico o rifiuto).
                  Dopo aver fornito le basilari nozioni in materia di scarichi, il corso pro-
             segue con la sezione dedicata alle autorizzazioni ambientali e, in particolare, a
             tutte le autorizzazioni uniche che mano mano hanno sostituito la classica auto-
             rizzazione allo scarico ex art. 124 del d.lgs. n. 152/2006: tra queste, ci si sof-
             ferma maggiormente sull’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) e sulle non
             rare problematiche a essa collegate.
                  Nell’ambito di tale argomento, si affrontano anche le questioni legate ai
             provvedimenti di diffida, sospensione e revoca dell’AUA (e, di conseguenza,
             dell’autorizzazione allo scarico).
                  Terminata  l’unità,  poco  gradevole  quanto  necessaria,  dei  procedimenti
             autorizzatori, ai discenti vengono offerti alcuni focus di approfondimento e di
             riflessione, che li vedranno impegnati nell’ambito di indagini di polizia giudi-
             ziaria: il primo di questi ha come oggetto il confine scarico-rifiuto liquido e la con-
             sequenziale classificazione del depuratore.
                  Si procede, in particolare, a sviscerare il controverso art. 110 del TUA, a
             cui segue l’esposizione di caso reale con diretto coinvolgimento dei parteci-
             panti, al fine di stimolarne l’acume investigativo e di saggiare l’apprendimento
             delle nozioni fondamentali fornite precedentemente.

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