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STUDI MILITARI




                  In sostanza, attraverso le modalità di gioco si intendono sviluppare quelle
             capacità di analisi e di valutazione che gli ufficiali dovrebbero avere elaborato
             nella propria carriera all’interno dei percorsi formativi delle Forze Armate, svi-
             luppando sofisticate soft skill.
                  È stato possibile coinvolgere gli ufficiali generali presenti in rappresentan-
             za dei diversi Paesi NATO e di renderli a loro volta promotori delle riflessioni
             alla base del wargaming.
                  Incontri collaborativi, panel di discussione, sessioni di gioco, presentazioni
             hanno costituito gli elementi attraverso i quali è stato possibile prendere cogni-
             zione delle iniziative in campo e di quelle che si stanno sviluppando. Si deve
             segnalare l’importanza del dialogo tra pubblico-privato, militare-civile, militare-
             industria, militare-accademia con possibili iniziative di partenariato da sviluppa-
             re in parallelo.
                  Dal punto di vista logistico era stata predisposta un’area espositiva con
             rappresentanze di aziende europee e americane e società vicine al comparto
             Difesa. Alcuni stand contenevano inoltre prodotti elaborati da industrie private
             con la partecipazione e, in alcuni casi, la validazione da parte di enti delle Forze
             Armate.
                  Secondo quanto riportato sui siti istituzionali della Difesa che hanno dato
             informazioni dell’evento, è stata registrata la presenza di oltre 300 rappresen-
             tanti sia del mondo militare, delle aziende private attive nel settore, dell’area
             della ricerca scientifica, sia ancora appartenenti alla galassia delle associazioni
             che promuovono il wargaming. Complessivamente sono state registrate le iscri-
             zioni di oltre venticinque Paesi NATO e Paesi partner.
                  Per quanto riguarda l’Italia, oltre alla presenza di ufficiali superiori e infe-
             riori delle Forze Armate, del COVI e dei principali istituti di formazione, sono
             intervenuti  anche  funzionari  del  Ministero  degli  Affari  Esteri  e  della
             Cooperazione Internazionale .
                                         (8)


             5.  Strumenti e riflessioni in campo formativo
                  Come già citato, l’Italia è stata presente con diversi partecipanti. In parti-
             colare, tralasciando quelli istituzionali, all’incontro di Roma vi era una rappre-
             sentanza  dell’Esercito  Italiano  che  ha  gestito  un  tavolo  dedicato  al  gioco  di
             simulazione intitolato “Tempeste d’acciaio - Steel storm”.


             (8)  Si rinvia a https://www.difesa.it/SMD_/Staff/Sottocapo/UGID/Pagine/Centro_ Innovazione_
                  Difesa.aspx, consultato il 12 ottobre 2023.

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