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AGRO ECO AMBIENTE




             5.  Conclusioni
                  Alla luce di quanto esposto si possono riassumere i seguenti principi ispi-
             ratori delle attività di cura del verde da pianificare in una struttura dell’Arma:
                  a. lo stato e la cura del patrimonio verde di una struttura dell’Arma vanno
             considerate parte integrante dell’affidabilità associata alla struttura stessa;
                  b. la valorizzazione del patrimonio verde di una caserma dovrebbe essere
             considerato parte attiva delle azioni di contrasto ai cambiamenti climatici, del-
             l’applicazione del Green Deal europeo e diventando anche un elemento di valen-
             za sociale, se sapientemente posto a disposizione della comunità;
                  c. l’armonia e la bellezza di un patrimonio verde possono essere associate
             anche ad un luogo di lavoro sicuro.
                  Per  una  corretta  applicazione  dei  principi  sanciti  qualora  si  disponga,
             soprattutto in area urbana, di una superficie con del patrimonio arboreo in una
             caserma, è bene seguire il seguente decalogo:

               1) Verificare l’entità del suolo permeabile sulla superficie complessiva.
               2) Verificare qualità, quantità e stato di salute delle alberature già presenti non dimenticando
               gli arbusti isolati, siepi di bordura, prati, aiuole attraverso l’ausilio di tecnici.
               3) Valutare se sia possibile ospitare nuovi esemplari per incrementare l’accumulo di CO2 delle
               foreste urbane in Italia sia attraverso contatti mirati con i Reparti della specialità forestale per
               reperire i materiali di impianto ma anche con sistemi di «adozione» da parte di stakeholders.
               4) Realizzare gli impianti assicurando la possibilità concreta, almeno per i primi due anni, di
               effettuare irrigazioni e cure colturali (protezione dei fusti delle giovani piantine, sarchiature,
               diserbi manuali, pacciamature, potature di allevamento, ecc.).
               5) Stabilire se le dimensioni/l’importanza del sito rendano necessario redigere un “Piano di
               Gestione”  certificato,  ricorrendo  a  tecnici  professionisti  (iscritti  all’Ordine  dei  Dottori
               Agronomi e Forestali), di durata almeno quinquennale e contenente indicazioni per la manu-
               tenzione ordinaria e straordinaria e verifiche sui singoli individui arborei sulle loro condizio-
               ni di stabilità/salute (attacchi fitopatologici). Per tecnici professionisti si intendono arbori-
               coltori e specialisti in fitopatologia che possano costituire un riferimento tecnico nel tempo.
               6) Inserire il riferimento al Piano di Gestione nel DVR e nei DUVRI in caso di interventi
               di operatori esterni.
               7) Stabilire un piano di manutenzione, sulla base del Piano di Gestione se presente, realiz-
               zando un cronoprogramma degli interventi ordinari dell’anno e delle manutenzioni struttu-
               rali programmabili (utile poter disporre nell’Albo Fornitori di operatori specializzati in arbo-
               ricoltura, trattamenti fitosanitari, attività varie di manutenzione del verde).
               8) Prevedere l’impiego di operatori abilitati (patentino fitosanitario) in caso di necessità di uso di
               fitofarmaci di sintesi, privilegiando sempre gli interventi fitosanitari ispirati alla Difesa Integrata.
               9) Quantificare i costi annuali delle manutenzioni degli spazi verdi per mantenere il decoro
               e la sicurezza delle strutture (PED) ricorrendo a professionisti certificati (arboricoltori e
               specialisti in fitopatologia).
               10) Richiedere delle autorizzazioni, da far istruire da tecnici professionisti abilitati, in caso
               di interventi per abbattimenti, ceduazioni e potature sulla base dei locali Regolamenti del
               verde pubblico e privato (livello comunale).


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