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INSERTO
a futura, nonché determinare un cambiamento di approccio alla risoluzione dei
nostri problemi, ove predominano pessimismo e stati d’animo di sentimenti
negativi a danno di quei sentimenti positivi indispensabili per il mantenimento
del nostro senso di benessere e per la nostra autostima.
La tecnica Mindfulness, in particolare, è una pratica meditativa che insegna
a dare un significato costruttivo alle condizioni di disagio, promuovendo una
contestualizzazione della sofferenza non come una “eccezione sfortunata” o un
evento anomalo, ma parte della trama della vita che deve essere accettata e inte-
riorizzata (Segal e altri) .
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Deriva dalle pratiche meditative orientali ma, in occidente, si è diffusa grazie
a Jon Kabat-Zinn, biologo e professore della School of Medicine dell’Università
del Massachusetts, che nel 1979 sviluppò un programma, il Mindfulness Based
Stress Reduction (MBSR), mirante a promuovere il rilassamento fisico ed emotivo.
Lo sviluppo del Mindfulness attirò l’attenzione, negli anni Sessanta/Settanta,
anche della psicologia cognitivista, molto orientata a comprendere la relazione
fra emozioni e pensieri. In particolare fu Segal che, a partire da una base strut-
turale innestata sul modello cognitivista di Aaron Beck, strutturò la Mindfulness
Based Cognitive Therapy (MBCT), nuovo modello che cercava di portare l’indivi-
duo a “prendere le distanze” dai pensieri e dalle emozioni negative, per favorire
un processo naturale di accettazione e di adattamento degli stessi nel tempo. In
altre parole, attraverso il Mindfulness l’individuo impara a sviluppare la consape-
volezza della possibilità di gestire le emozioni negative osservando, con atteg-
giamento non giudicante, quello che gli accade e distanziandosi emotivamente
dalla sofferenza, il dolore psicologico, legato agli eventi spiacevoli, diventa quin-
di un fenomeno, in qualche modo, controllabile anche grazie alla nostra forza
di volontà.
Insieme al Mindfulness anche l’applicazione della tecnica di “Rilassamento
Muscolare Progressivo”, ideata da Jacobson (1978), è risultata essere molto effi-
cace nell’ambito della psicologia militare. È una tecnica un po’ diversa perché
mira a modificare in modo più “diretto”, gli effetti negativi determinati dallo
stress. Si parla di “rilassamento progressivo” in quanto basato su fasi successive
di apprendimento di semplici esercizi muscolari ripartiti in diverse sedute.
Imparando a rilassare i principali gruppi muscolari, si consegue l’obiettivo di
ridurre la tensione muscolare e di imparare a raggiungere un personale stato di
calma interiore. È un percorso di apprendimento che porta a rafforzare la resi-
lienza, fornendo strategie di coping adattive.
(13) Segal Z.V., Williams J.M.G, Teasdale J.D., Mindfullness. Al di là del pensiero, attraverso il pensiero,
Bollati Boringhieri, 2013.
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