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TECNICHE DI RILASSAMENTO E BENESSERE PSICOLOGICO




                    Entrando più nello specifico, si è scoperto che la soddisfazione per la vita
               è legata alle aspettative, ai desideri e agli standard ideali che sono insiti in ognuno
               di noi e che, in qualche modo, determinano quelli che noi sentiamo essere “sen-
               timenti  positivi”.  Poi  ci  sono  le  innumerevoli  emozioni  che  sperimentiamo
               durante la nostra vita quotidiana, nelle nostre giornate che sono caratterizzate
               da componenti affettive che possono avere però una valenza diversa, possono
               cioè essere piacevoli e/o spiacevoli. Le componenti affettive, come le emozioni
               positive, sono ad esempio l’entusiasmo, la voglia di vivere, il desiderio di parte-
               cipare alle attività collegate alla comunità che si è soliti frequentare, la gioia, il
               lasciarsi trasportare dalle relazioni sociali. Le componenti affettive spiacevoli
               sono collegate alle emozioni negative come la rabbia, il nervosismo, l’insoddi-
               sfazione,  la  chiusura,  la  paura,  il  sospetto,  la  diffidenza,  ecc.  Secondo
               Bradburn  affinché ci siano nello stato d’animo delle persone sentimenti di
                         (4)
               benessere, devono prevalere gli affetti emozionali positivi rispetto ai negativi.
               Maggiori saranno le emozioni positive che sperimenteremo nella nostra giorna-
               ta, maggiore sarà il senso di benessere quotidiano percepito. Le ricerche hanno
               inoltre  dimostrato  che  non  è  l’intensità  con  cui  si  avvertono  le  emozioni  a
               segnalare la presenza di benessere psicologico, ma il miglior indicatore di benes-
               sere emozionale è la quantità e la frequenza degli affetti positivi rispetto ai nega-
               tivi. Il benessere emozionale non è nemmeno un umore passeggero che fluttua
               costantemente nell’arco della giornata o un’affettività percepita intensamente
               collegata  a  qualche  tratto  di  personalità  (come,  ad  esempio,  l’estroversione).
               Una persona sarà interessata da un benessere soggettivo elevato quando speri-
               menterà più soddisfazioni e più gioie frequenti e proverà raramente emozioni
               negative come la tristezza, la delusione, la mortificazione o la rabbia. La speri-
               mentazione di emozioni positive favorisce una buona qualità della vita, consen-
               te agli individui di realizzarsi, di superare più facilmente le tensioni quotidiane e
               di lavorare in maniera produttiva. Hanno quindi un valore importante e deter-
               minante per il nostro benessere e ci proteggono dal rischio di cadere vittime
               dello sconforto soprattutto quando veniamo minacciati da un evento critico.
                    Orar e Landsman (1980) affermano che il benessere psicologico aumenta
               quando si ha una opinione positiva di sé (o buona autostima), si è consapevoli
               di possedere fra le proprie abilità anche quella di sentirci capaci di prendersi
               cura degli altri e di preoccuparsi di ciò che accade nel mondo. Un altro aspetto
               del benessere psicologico riguarda l’apertura e la disponibilità verso le nuove
               idee e verso le nuove esperienze e la capacità di essere creativi e favorevolmente
               disponibili al lavoro di gruppo, che prevede condivisione e colleganza.
               (4)   Bradburn N. M., The structure of  psychological well-being, Aldine Chicago, 1969.

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