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INSERTO
Tutto questo però non è scontato, poiché talvolta a causa delle avversità
diventa difficile proteggere questi sentimenti di benessere.
Dopo un evento critico, l’organismo e il cervello vanno infatti incontro a
una serie di reazioni fisiologiche da stress che, nella maggior parte dei casi, ten-
dono a risolversi naturalmente con il tempo grazie ad alcuni meccanismi innati
di elaborazione delle informazioni presenti nel nostro cervello che riescono a
dare senso, un nuovo significato e a farci accettare in modo costruttivo e adat-
tivo l’accaduto.
Viktor Frankl , uno psicologo Viennese che dal 1942 al 1945 visse l’espe-
(5)
rienza della deportazione nei campi di concentramento di Auschwitz e Dachau,
scriveva che “dal modo in cui un uomo accetta il suo ineluttabile destino, e con
questo destino tutta la sofferenza che gli viene inflitta, dal modo in cui un uomo
prende su di sé la sofferenza come la “sua croce”, sorgono infinite possibilità
di attribuire un significato alla vita, anche nei momenti più difficili” e ancora
“quando diamo senso alla vita, non solo ci sentiamo meglio, ma siamo in grado
di affrontare il dolore”.
Di fronte alle avversità siamo soliti mettere in campo le abilità collegate
alla nostra capacità di essere resilienti, ossia cerchiamo di adattarci alla nuova
situazione usando le nostre capacità socio-emotive.
Le persone che mostrano una maggiore resilienza nelle situazioni di stress
hanno alcune risorse come:
l’autoefficacia, intesa come consapevolezza dei propri punti di forza e di
debolezza;
l’autostima (sentimento legato alla considerazione che abbiamo di noi
stessi che può essere elevato, quando ci sentiamo maggiormente forti di fronte
alle critiche degli altri, oppure può essere basso quando siamo eccessivamente
autocritici e tendiamo facilmente ad amareggiarci se qualcuno ci giudica),
l’ottimismo, la capacità di riconoscere e di dare un nome alle nostre emo-
zioni e al tempo stesso di controllarle, l’empatia e l’ironia.
Fra le principali risorse resilienti e quindi fra i fattori che incidono positi-
vamente sul proprio senso di benessere psicologico, vi sono anche le strategie
di coping, che rinforzano, in chi le possiede, la convinzione e la credenza di esse-
re capaci di autocontrollo anche nelle situazioni inaspettate, aumentano cioè il
senso di efficacia personale.
In poche parole, chi è convinto di avere il controllo sulla situazione diffi-
cile che sperimenta e sulla propria vita in generale, riesce ad affrontare in modo
più efficace lo stress derivante da quella situazione stessa.
(5) Frankl V. E., Uno psicologo nei lager, Ares, 1996.
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