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DOTTRINA
Fino alla metà degli anni Ottanta la guerra di camorra ha causato molti
morti dopodiché venne sconfitta, uscendone molto indebolita. Cutolo impone-
va una tassa del quaranta per cento sul ricavato di tutte le attività illecite, una
sorta di tassa da pagare alla Camorra che rimarcava l’assoggettamento della
malavita pugliese a quella campana. Le faide s’inasprirono poiché le organizza-
zioni pugliesi erano insofferenti al controllo della malavita campana ed inizia-
rono progressivamente a svincolarsi, fino a quando guadagnarono la loro auto-
nomia entrando a far parte di un altro gruppo criminale, sorto al contempo più
a sud, nel territorio tranese. Fu nel carcere locale che Giuseppe Rogoli, perso-
naggio di spicco della criminalità pugliese, collegato alla famiglia calabrese di
Umberto Bellocco (padre della Sacra Corona Unita, colui che diede le regole ) chiese
(5)
il permesso ai suoi capibastone di reclutare criminali pugliesi per creare una sorta
di confederazione regionale, quale rappresentazione della ‘ndrangheta, dotan-
dosi di un suo Statuto e di proprie regole. Ebbe origine così la Sacra Corona
Unita (SCU), con una struttura organizzativa ben delineata nel 1984, a seguito
del sequestro dello “Statuto della Sacra Corona Unita” , da parte del giudice
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istruttore Maritati. Nel progetto di Rogoli, con la creazione della SCU, il terri-
torio pugliese sarebbe stato suddiviso su base provinciale, facendo diventare la
provincia di Foggia una “costola” della nuova associazione mafiosa. Un proget-
to che fallì in quanto i foggiani entrarono presto in contrasto con il resto del
cartello, agendo in autonomia sotto la sigla di “società foggiana”. Lo stesso
anno, nel mese di maggio, in contrapposizione alla SCU, nacque la Nuova
Famiglia Salentina, con un proprio Codice detto “S” ed un proprio motto “il
Salento ai salentini”. Di seguito, quest’ultima si fonda con la SCU, dando vita
alla Nuova Sacra Corona Unita .
(7)
Nel 1983, a seguito dell’omicidio di Giuseppe Ciliberti, il crimine foggiano
risultava monopolizzato da due gruppi, tra loro in guerra per la necessità di assi-
curarsi la gestione del mercato degli stupefacenti:
il primo gruppo Agnelli, Moretti, Rizzi (quest’ultimo definito il “Papa di
Foggia” da Salvatore Annacondia);
il secondo gruppo, legato alla Camorra, con i Laviano, Manco.
(5) Nel corso dell’audizione della 30 luglio 1993 dinanzi alla Commissione parlamentare d’in-
chiesta, Salvatore Annacondia dichiara “Il padre della Sacra Corona era Umberto Bellocco, grande
ndranghetista che diede le regole alla Sacra Corona Unita”.
(6) Statuto che riportava le norme fondamentali di appartenenza all’associazione, ribadendo
l’importanza del giuramento e di valori quali omertà e rispetto.
(7) P. 207 del “Rapporto sul fenomeno della criminalità organizzata, presentato nel 1992, dal Ministro
dell’Interno Mancino”.
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