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DOTTRINA
Nel 2020 è stato il Consiglio di Stato a tornare sulla questione, in partico-
lare sempre sulla violazione degli orari di apertura delle sale gioco, (sentenza,
Sez. Quinta, 20 ottobre 2020, n. 6331; 26 agosto 2020, n. 5223) andando a sot-
tolineare che “all’Intesa non può riconoscersi ex se, e senza che i suoi contenuti
siano recepiti nel decreto ministeriale, alcuna efficacia cogente”.
Per concludere, l’amministrazione statale, attraverso le determinazioni
della Conferenza Unificata, si è attribuita un potere di indirizzo e coordinamento
nel settore del gioco lecito, nel quale si incrociano materie attribuite dalla
Costituzione alla competenza di diversi livelli di governo, tra cui anche regionale
necessitando quindi di una regolamentazione unitaria. In assenza di un decreto
di recepimento, l’Intesa della Conferenza unificata è atto di indirizzo in relazione
ad un settore trasversale. Al comune è data quindi la possibilità di limitare gli
orari di gioco con apposito regolamento comunale (art. 7 TULPS) o attraverso
l’azione del sindaco, come capo dell’amministrazione comunale che può emettere
ordinanze in materia di sanità e di igiene .
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Inoltre, per le sale giochi, il sindaco è l’autorità competente a rilasciare la
licenza (art. 86 TULPS), eventualmente integrata da ulteriori prescrizioni impo-
ste ai sensi dell’art. 9 TULPS: “oltre le condizioni stabilite dalla legge , chiunque
ottenga un’autorizzazione di polizia deve osservare le prescrizioni, che l’autorità
di pubblica sicurezza ritenga di imporgli nel pubblico interesse”.
L’azione amministrativa non solo può intervenire sugli orari ma anche sulla
posizione delle sale giochi; sul caso si è espresso il Consiglio di Stato chiamato a
dirimere la questione sorta da un regolamento comunale che vietava l’apertura
di sale giochi e l’installazione di apparecchi per il gioco d’azzardo a meno di cin-
quecento metri da luoghi definiti “sensibili”. Già il Decreto Balduzzi prevedeva
una particolare attenzione al controllo delle sale giochi in prossimità di istituti
scolastici primari e secondari, di strutture sanitarie ospedaliere e di luoghi di
culto ; attualmente anche questa disciplina è demandata al livello regionale e
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locale.
Nuove misure che si innestano sulla scia di una maggiore informazione e
consapevolezza nel contrasto del disturbo da gioco d’azzardo sono state prese
nuovamente nel 2018, dopo una sensibilizzazione anche europea, del fenomeno
con decreto legge 12 luglio 2018, n. 87 “Disposizioni urgenti per la dignità dei
lavoratori e delle imprese” convertito in l. 9 agosto 2018, n. 96, “conversione in
legge, con modificazioni, del d.l. 12 luglio 2018, n. 87, recante disposizioni
urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese”.
(26) Art. 50 TUEL.
(27) Consiglio di Stato, Sez. Sesta, 20 luglio 2017, n. 3587.
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