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CARLO ALBERTO E LA SUA “COSTITUZIONE”
Sono valori a cui risponde sempre l’Arma anche alla luce dell’articolo 54,
che come tutti ricordiamo, prevede “Tutti i cittadini hanno il dovere di essere
fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono
affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore,
prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge”. Disciplina e onore. Valori che
emergono in maniera limpida dalla carriera del generale dalla Chiesa, fin dagli anni
della Resistenza. Valore cruciale anche per l’Arma che assume anche l’articolo 98
che pone tutti i pubblici impiegati al “servizio esclusivo della Nazione”.
Bisogna appuntare l’attenzione all’uso dell’aggettivo “esclusivo”, perché
tutti ricordiamo come i Costituenti siano stati attenti a ponderare le parole,
secondo gli insegnamenti di Concetto Marchesi, che tanto voleva una
Costituzione semplice, chiara e che parlasse a tutti i cittadini.
Quell’“esclusivo” - come ha ricordato anche il Comandante Generale Teo
Luzi al suo insediamento - qui serve a far capire quanto anche i Carabinieri siano al
servizio soltanto della Nazione e nel suo esempio più ampio, come servizio a tutti i
cittadini e a tutti gli apparati dello Stato, nelle sue varie articolazioni. Come ha dimo-
strato puntualmente il generale dalla Chiesa, anche nella sua carriera da Prefetto.
Sicilia, inizi anni Sessanta. Il comandante Generale, Generale di Corpo d’Armata Renato De Francesco,
in visita ai reparti dell’Isola
(Fonte: Comando Provinciale di Palermo, fototeca)
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