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CYBERBULLISMO: LE INSIDIE DELLA RETE
In Italia sono stati proposti alcuni programmi EBE per la prevenzione e
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il contrasto del cyberbullismo , pur non avendo mai acquisito un valore isti-
tuzionale nazionale.
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Il programma «Noncadiamointrappola» ad esempio si è dimostrato in
grado di ridurre bullismo, vittimizzazione, cyberbullismo e cybervittimizzazione,
ovvero apportare miglioramenti in tutti gli obiettivi che si era posto. Il program-
ma si basa sul modello della peer education, ovvero sull’assunto per cui dei cam-
biamenti, in un gruppo di pari, possono essere apportati solo attraverso l’assun-
zione del ruolo guida da parte di un membro significativo. Un intervento sulle
figure adulte, docenti e genitori, è invece quello proposto da Iannaccone .
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Una forma di protezione, proveniente dagli adulti, è peraltro una frequente
richiesta degli stessi ragazzi .
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Al di fuori dell’Italia, un interessante programma che ha avuto il merito di
unire sinergicamente le figure adulte e i ragazzi e di essere diretto verso diverse
forme di bullismo (comprese quelle cosiddette “nascoste” come l’esclusione
sociale, la manipolazione sociale e il cyberbullismo, ovvero quelle forme non car-
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pite facilmente dal personale scolastico) è rappresentato dal finlandese KiVa .
Tale programma è stato pensato come articolato su azioni generali, di infor-
mazione e di sperimentazione (lezioni, apprendimento virtuale, film, esercizi,
gruppi di lavoro) delle tematiche anti-bullismo sia per i ragazzi (con modalità dif-
ferenti a seconda delle età) sia per gli adulti (insegnanti e genitori, in particolare
con linee guida e altro materiale di rimando al progetto); nonché su specifici
interventi che coinvolgevano le parti in causa degli episodi di bullismo, ovvero
vittime e bulli, unitamente con compagni di classe scelti per le loro caratteristiche
prosociali utili nel supporto alla vittima. Un adattamento del programma KiVa è
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stato oggetto di sperimentazione anche nel nostro Paese evidenziando analo-
ghi risultati in termini di riduzione del bullismo, della vittimizzazione e degli
(39) COLUCCIA ANNA, et al., Caratteristiche distintive e strategie di prevenzione e intervento sul cyber-bullismo
in Italia, in Italian Journal of Criminology, 15.1 (2021): 030-039.
(40) MENESINI E., PALLADINO B. E., NOCENTINI A. (2016), Noncadiamointrappola! [Let’s not fall into
the trap!]: Online and school-based program to prevent cyberbullying among adolescents. In T. VÖLLINK,
F. DEHUE, C. MCGUCKIN (EDS.), Cyberbullying: From theory to intervention (pagg. 156-175).
Routledge/Taylor & Francis Group.
(41) IANNACCONE N. (2009), Stop al cyberbullismo, Molfetta: La Meridiana.
(42) MASON KIMBERLY L., Cyberbullying: A preliminary assessment for school personnel, in Psychology in the
Schools, 45.4 (2008): 323-348; WILLARD NANCY E., Cyberbullying and cyberthreats: Responding to
the challenge of online social aggression, threats, and distress. Research press, 2007.
(43) SALMIVALLI C., KÄRNÄ A., POSKIPARTA E. (2011), Counteracting bullying in Finland: The KiVa program and
its effects on different forms of being bullied, in International Journal of Behavioral Development, 35(5), 405-411.
(44) NOCENTINI A., MENESINI E. (2016), KiVa anti-bullying program in Italy: Evidence of effectiveness in
a randomized control trial, Prevention science, 17(8), 1012-1023.
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