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IL RUOLO DELLA BIOLOGIA E DELLA GENETICA FORENSE
NELL’ASSISTENZA ALLE VITTIME DI VIOLENZA
La frequenza delle mutazioni è tale da permettere in molti casi di distin-
guere geneticamente, analizzando in multiplex un numero adeguato di RM Y-
STRs, anche fratelli o coppie padre-figlio.
3.3 Gli esiti dell’indagine tecnico-biologica e la refertazione delle risultanze analitiche di laboratorio
Gli obiettivi delle attività di indagine tecnico-biologica sono quelli di for-
nire all’Autorità Giudiziaria e agli organi investigativi di Polizia Giudiziaria
ogni possibile elemento informativo di natura biologica (dato analitico-stru-
mentale, interpretazione del dato e valutazione complessiva) utile all’identifi-
cazione degli individui potenzialmente coinvolti e funzionale alla comprensio-
ne delle possibili responsabilità di tali individui e, quindi, della dinamica del-
l’evento delittuoso.
A questo scopo, al termine delle attività tecniche di laboratorio (ovvia-
mente in caso di un esito positivo degli accertamenti), l’esperto dovrebbe poter
disporre dei seguenti dati analitici:
➣ numero, caratteristiche morfologiche (dimensioni, colorazione, bordi,
visibili o non visibili ad occhio nudo, ecc.) e posizione sui reperti delle tracce
biologiche osservate;
➣ tipo di fluidi biologici presenti nelle tracce, presenti singolarmente o
come commistione di più fluidi (sangue, saliva, liquido seminale, urina, tracce
da contatto, ecc.);
➣ profilo del DNA STRs autosomico ed eventualmente aplotipo Y-STRs
e loro attribuzione ai soggetti potenzialmente coinvolti nell’evento;
➣ esito dell’eventuale confronto con i profili genetici archiviati nella Banca
Dati Nazionale del DNA tramite l’applicativo CoDIS (Combined DNA Index
System) nel caso in cui il procedimento sia instaurato contro ignoti o comun-
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que nel caso in cui l’esito della comparazione con il soggetto sospettato sia
risultato negativo.
La valenza di queste informazioni tecniche è intuitivamente poderosa in
quanto tali dati sono già di per sé capaci di avvalorare (o indirizzare diversa-
mente, nel caso di esito negativo della comparazione fra profili del DNA)
un’ipotesi investigativa (e un’ipotesi accusatoria nel dibattimento) nei con-
fronti di un individuo, il che rappresenta appunto il fine ultimo delle scienze
forensi: orientare e supportare gli organi investigativi sul territorio e
l’Autorità Giudiziaria nelle proprie determinazioni fornendo dati oggettivi e
(66) Ai sensi della legge 30 giugno 2009, n. 85 e del DPR 7 aprile 2016, n. 87 e dei successivi
decreti collegati.
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