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I SESSANT’ANNI DELLA RASSEGNA DELL’ARMA DEI CARABINIERI
Cessata la ricorrenza per l’importante centenario, la Rassegna riprese a
segnalare regolarmente i cambi nella direzione della rivista come in occasione del-
l’arrivo del generale Sergio Colombini nel 1984 . Nel portare il suo indirizzo di
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saluto, il nuovo direttore responsabile richiamandosi al discorso del Comandante
Generale per l’inaugurazione dell’anno accademico 1984/1985 e a un altro suo
discorso, sottolineava che quest’ultimo “ha stabilito che, come naturale veicolo di
queste risorse [intellettuali di tutti i Quadri dell’Arma, ai fini del rinnovamento
culturale dell’Istituzione], la «Rassegna dell’Arma dei Carabinieri» debba assumere
un ruolo primario, soprattutto come luogo d’incontro delle idee che devono for-
marsi sulle problematiche dell’Arma in un momento di grandi trasformazioni e
di grandi aspettative per il futuro, cui tutti gli Ufficiali sono chiamati a contribuire.
Una Rassegna più professionalizzata, dunque, della quale desideriamo anche riva-
lutare il naturale collegamento con l’attività didattica, di ricerca e di studio della
Scuola Ufficiali, nell’intento di contribuire all’elaborazione di un patrimonio dot-
trinale del quale l’Arma, finora fondatasi su meccanismi di trasmissione dell’espe-
rienza oramai obsoleti, ha obiettivo bisogno. Ciò nondimeno, sarà la Rassegna
egualmente aperta ai consueti, ampi contributi su tutto il vasto orizzonte storico,
militare, giuridico, economico, politico e sociale in cui si espande la cultura
dell’Ufficiale dell’Arma e di una vasta schiera dei graditi lettori «esterni» .
(92)
La missione della Rassegna, secondo le parole del suo direttore, doveva
ampliarsi. Non solo, dunque, strumento di informazione e di formazione per la
classe dirigente militare ma anche per tutti i professionisti di settori contermini
a quelli di interesse dell’Arma. La rivista avrebbe dovuto essere più professio-
nalizzata (cioè probabilmente più concentrata sulle questioni correnti che ave-
vano impatto con il servizio dell’Arma) e con l’obiettivo ultimo di riuscire a
produrre un patrimonio dottrinale, cioè a costruire quella dottrina operativa di
cui l’Arma evidentemente sentiva la mancanza. In realtà, nel corso degli anni
Settanta vi fu un grosso sforzo di ammodernamento e di miglioramento delle
tecniche e delle procedure tanto che il Comando Generale rielaborò vecchie
pubblicazioni e ne emanò di nuove sulla base dei nuovi bisogni operativi.
(91) Rassegna dell’Arma dei Carabinieri, anno XXXII, n. 3, luglio-settembre, 1984.
(92) Rassegna dell’Arma dei Carabinieri, anno XXXII, n. 4, ottobre-dicembre 1984, pagg. 749-750.
Un accenno al ruolo della Rassegna il generale Colombini lo proferisce anche nel corso del
suo discorso per l’inaugurazione dell’anno accademico 1984/1985, ivi, pag. 775.
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