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I SESSANT’ANNI DELLA RASSEGNA DELL’ARMA DEI CARABINIERI
10 Il decennio degli anni Ottanta e la difesa delle istituzioni democratiche
L’attenzione ai temi più significativi del periodo si può continuare ad
apprezzare anche grazie a una edizione speciale apparsa nel 1980 e poi ristam-
pata nel 1987: si tratta dell’importante volume “Diritto per la pace e diritto nella
guerra” del generale Pietro Verri, divenuto nel frattempo consigliere
dell’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario.
Il testo è indicato come Edizioni speciali della «Rassegna dell’Arma dei
Carabinieri» e ha costituito a lungo e sino a tempi più recenti uno degli stru-
menti più importanti di studio e di approfondimento in tema di diritto interna-
zionale bellico. L’attenzione all’argomento è legato anche all’approvazione dei
due protocolli aggiuntivi del 1977 alle convenzioni di Ginevra del 1949. Il
primo protocollo aggiuntivo del 1977 integra le disposizioni contenute nelle
quattro Convenzioni di Ginevra per i conflitti armati internazionali e contiene
le disposizioni sul modo di condurre la guerra come, ad esempio, il divieto di
attaccare civili. Il secondo protocollo aggiuntivo del 1977 completa l’articolo 3
delle quattro Convenzioni di Ginevra, l’unico articolo delle Convenzioni di
Ginevra applicabile anche nei conflitti armati non internazionali. Si arrivò all’in-
tegrazione delle convenzioni di Ginevra attraverso tali protocolli in conseguen-
za del processo di decolonizzazione e dell’estendersi dei conflitti asimmetrici
che videro coinvolti e spesso sottoposti a rappresaglie immotivate le popolazio-
ni civili e luoghi che, sulla base del diritto internazionale umanitario, sarebbero
dovuti essere risparmiati.
Tale attenzione, in primo luogo, di Verri e, in secondo luogo, della Rassegna
ebbe un forte impatto sia nel percorso formativo degli ufficiali allievi (con il
corso di diritto internazionale si trattava anche del diritto internazionale bellico),
sia nella diffusione al di fuori del contesto militare di strumenti di consultazione
e di studio molto importanti attraverso le iniziative della Rassegna. In tal senso,
si può vedere come un risultato indiretto l’importanza della rivista che si seppe
fare portatrice di interessi diffusi in materie che rappresentavano questioni di par-
ticolare interesse per l’Arma dei Carabinieri, per il mondo militare e per quello
scientifico. Nel frattempo, a partire dal primo numero del 1980 il periodico
abbandonò il carattere di bimestrale per passare alla stampa di un numero ogni
tre mesi, associandosi nel contempo all’USPI (Unione Stampa Periodica Italiana).
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