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LA RASSEGNA
                                     DALLE ORIGINI AL DUEMILA

             trasferire  la  Scuola  Ufficiali  dalle  dirette  dipendenze  del  Vice  Comandante
             Generale (ove era rimasta sin dalla sua istituzione) a quella dell’Ispettorato Scuole
             e Unità Speciali allo scopo di garantire analoga impronta addestrativa e formativa
             secondo “unicità di indirizzo, di coordinamento e controllo che solo un’unica
             autorità, direttamente dipendente dal Comandante Generale, è in grado di assicu-
             rare” . Infine, fu lo stesso Comandante Generale a comunicare il trasferimento
                 (66)
             della Scuola dal palazzo di via Garibaldi alla più moderna e funzionale struttura
             in via Aurelia. Con il 1976 si ebbe dapprima l’arrivo del nuovo Comandante della
             Scuola, il generale Mario De Sena  e quindi, il 1° novembre, il trasferimento della
                                            (67)
             Scuola nella nuova sede in via Aurelia n. 511 .
                                                       (68)
                  A trasferimento avvenuto, la Rassegna continuò ancora a servirsi della tipo-
             grafia che era rimasta allocata nella vecchia sede. Il cambio del direttore, con l’arrivo
             del generale Gabriele Barbato, non portò mutamenti nella rivista ma nel corso del
             1977, fu il tenente colonnello Matteo a lasciare la redazione per assumere il coman-
             do del Gruppo Carabinieri di Rieti, sostituito dal parigrado Giovanni Narici .
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                  L’anno  successivo,  invece  vi  fu  il  cambio  del  direttore  con  l’arrivo  del
             generale Gaetano Scolamiero il quale, come d’abitudine, rivolse un saluto ai col-
             laboratori e ai lettori .
                                (70)
                  Con la direzione Scolamiero, la Rassegna avviò un rapporto di collabora-
             zione con il Centro Alti Studi Militari attraverso la sua attività editoriale ; nella
                                                                                 (71)
             (66)  Ivi, pag. 1045.
             (67)  Rassegna dell’Arma dei Carabinieri, anno XXIV, n. 1, gennaio-febbraio, 1976, pag. 194.
             (68)  Rassegna dell’Arma dei Carabinieri, anno XXIV, n. 6, novembre-dicembre, 1976, pag. 897.
             (69)  Rassegna dell’Arma dei Carabinieri, anno XXV, n. 5, settembre-ottobre, 1977, pag. 746. Questi
                  fu  sostituito  dal  tenente  colonnello  Giancarlo  Tamborrino  a  partire  dal  numero  3  della
                  Rassegna di quell’anno.
             (70)  Rassegna dell’Arma dei Carabinieri, anno XXVI, n. 5, settembre-ottobre, 1978.
             (71)  Costituito con decreto ministeriale 16 agosto 1949 alle dipendenze del Capo di Stato Maggiore
                  della Difesa, aveva lo scopo di “aggiornare e completare la preparazione di ufficiali e funzionari
                  dell’Amministrazione dello Stato di grado e qualifica elevati nel campo dell’organizzazione
                  della difesa nazionale, promuovendo lo studio e l’approfondimento dei complessi problemi ad
                  essa relativi, nei suoi molteplici aspetti, in un quadro unitario e globale”. Nel 1979 il centro
                  assunse la denominazione attuale di Centro Alti Studi della Difesa (CASD) e progressivamente
                  ha acquisito diversi organismi alle sue dipendenze come il Centro Militare di Studi Strategici
                  (CeMiSS), l’Istituto di Alti Studi della Difesa (IASD), l’Istituto Superiore di Stato Maggiore
                  Interforze (ISSMI) e più recentemente il Centro per la formazione logistica interforze (CeFLI).

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