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I SESSANT’ANNI DELLA RASSEGNA DELL’ARMA DEI CARABINIERI
A seguito della scomparsa di quest’ultimo, subentrò il parigrado Vito de
Sanctis. In questi anni, si deve segnalare che la Scuola sino a quegli anni ospitata
in via Garibaldi sin dalla sua istituzione, aveva bisogno di nuovi spazi per gestire
adeguatamente i nuovi bisogni formativi che l’edificio settecentesco non poteva
più soddisfare. Così, già il 13 dicembre 1974 l’allora Centro Carabinieri
Investigazioni Scientifiche effettuò il suo trasferimento “nella Caserma Aurelia,
via omonima, n. 511” .
(64)
Il periodico continuò coerentemente a dare il giusto risalto all’evento più
significativo nella vita della Scuola: l’inaugurazione dell’anno accademico. Come
lentamente prese forma negli anni precedenti, la cerimonia divenne sempre di più
un momento di incontro tra il governo e i suoi rappresentanti e i vertici dell’Arma;
in tale veste, era possibile presentare i risultati legati alla formazione degli ufficiali,
nonché la sintesi delle attività svolte e delle proposte necessarie per il futuro
dell’Arma dei Carabinieri che il Comandante Generale indicava nel suo intervento.
Ecco che, per esempio, con l’avvio dell’anno accademico 1975/1976, oltre
al Ministro della Difesa Arnaldo Forlani, parteciparono alla manifestazione il
Presidente del Senato Giovanni Spagnolli, oltre al Ministro dell’Interno Luigi
Gui che già in passato aveva seguito con attenzione l’evento .
(65)
Nel corso della prolusione, il Comandante Generale, generale di corpo d’ar-
mata Enrico Mino, sottolineò come l’Istituto fosse tornato alla sua prima deno-
minazione, Scuola Ufficiali Carabinieri, anziché quella che aveva avuto per qual-
che anno di Scuola di Applicazione per via di una serie di importanti questioni:
innanzitutto la legge 20 novembre 1971, n. 1095, riconoscendo agli ufficiali fre-
quentatori la validità dei corsi sostenuti ai fini del conseguimento del diploma di
laurea, usava il nome di Scuola Ufficiali; inoltre, la molteplicità dei compiti che
erano attribuiti al centro di formazione dei Carabinieri necessitava di andare oltre
la semplice definizione attribuita di Scuola di Applicazione. Ancora, era opportu-
no mantenere una uniformità con le altre scuole dell’Arma (Scuola Sottufficiali,
Scuola Allievi Carabinieri). Infine, da un punto di vista ordinativo, Mino decise di
(64) Rassegna dell’Arma dei Carabinieri, anno XXII, n. 6, novembre-dicembre, 1974, pag. 1068. La
caserma avrebbe poi preso il nome del maggiore Ugo De Carolis, martire delle Fosse
Ardeatine e Medaglia d’Oro al Valor Militare (alla memoria).
(65) Rassegna dell’Arma dei Carabinieri, anno XXIII, n. 6, novembre-dicembre, 1975, pag. 1035.
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