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I SESSANT’ANNI DELLA RASSEGNA DELL’ARMA DEI CARABINIERI


               era  chiamato  “governo  del  personale”,  in  parte  al  necessario  incremento  di
               equipaggiamenti e mezzi moderni in grado di migliorare l’azione di contrasto
               alla criminalità. Come già ricordato la Rassegna, e prima di questa il Notiziario,
               ebbe il compito di segnalare gli avvenimenti principali della vita della Scuola. Di
               questo periodo se ne possono citare due più significativi: il primo fu il ricono-
               scimento  giuridico  di  alcuni  esami  universitari  sostenuti  dagli  ufficiali  dei
               Carabinieri nel corso del ciclo quadriennali di studi Accademia-Scuola Ufficiali
               che rappresentò un risultato importante poiché fu affermata la validità di una
               parte degli studi svolti in quei quattro anni di formazione, aprendo la prospet-
               tiva di conseguire una laurea nel corso degli anni successivi . Il secondo fu il
                                                                         (34)
               cambio  di  denominazione  da  Scuola  Ufficiali  Carabinieri  a  «Scuola  di
               Applicazione dei Carabinieri» e, in concomitanza con questo, vi fu il passaggio
               di  consegne  tra  il  colonnello  Francesco  Marasco  e  il  generale  di  brigata
               Domenico  Javarone .  Il  cambio  del  nome  elevò  il  comando  della  Scuola  a
                                   (35)
               generale di brigata e diede la possibilità di avere un colonnello con l’incarico di
               comandante in seconda. Ancora una volta, il Comandante della Scuola sottoli-
               neava il ruolo della rivista definendola “il nostro periodico” che “destinato a
               diffondere la cultura generale e tecnico-professionale fra gli ufficiali dell’Arma,
               continua a riscuotere crescente successo, con adesioni che hanno portato la tira-
               tura a 4.500 copie” .
                                  (36)
                    Dunque anche in questo intervento si apprezza quanto fosse sentito il
               ruolo della Rassegna all’interno dell’istituto di formazione e quanto, in termini
               numerici,  la  diffusione  stesse  crescendo  al  ritmo  di  circa  cinquecento  copie
               all’anno.
                    La struttura del periodico si mantenne inalterata nel corso di questo primo
               decennio di vita. Si devono però segnalare alcuni aspetti di novità che fecero
               capolino  nel  1964.  In  occasione  del  150°  anniversario  della  fondazione
               dell’Arma dei Carabinieri, anche la Rassegna partecipò alle celebrazioni.

               (34)  Legge 11 giugno 1962, n. 605 recante “Riconoscimento della validità degli studi compiuti presso l’Accademia
                    militare e la Scuola ufficiali carabinieri nonché presso l’Accademia e il corso di applicazione della Guardia di
                    finanza ai fini del conseguimento della laurea in giurisprudenza o in scienze politiche o in economia e commercio”.
               (35)  Rassegna dell’Arma dei Carabinieri, anno XI, n. 5, settembre-ottobre, 1963, pag. 960. Il colon-
                    nello Marasco fu destinato il 1° settembre al Comando della Legione di Bolzano.
               (36)  Rassegna dell’Arma dei Carabinieri, anno XI, n. 6, novembre-dicembre, 1963, pag. 1208.

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