Page 41 - Rassegna 2021-2-Supplemento
P. 41

LA RASSEGNA
                                     DALLE ORIGINI AL DUEMILA

                  L’intervento del Comandante della Scuola era rivolto principalmente alla
             questione formativa che, a mio modo di vedere, abbracciava anche l’azione del
             periodico: è “compito dell’educatore mirare allo sviluppo della formazione libe-
             rale dell’uomo, ed al consolidamento del potere di critica, attraverso il quale
             affiorano le abilità e le attitudini utili alla società nella quale l’uomo con funzioni
             direttive deve inserirsi come elemento propulsore di energie. L’educazione libe-
             rale arricchisce l’intelletto e rafforza l’ingegnosità innata dell’uomo ed offre le
             risorse da cui scaturisce il potere di adattamento e di dominio delle circostanze.
             La misura di questo potere condiziona l’esercizio dell’attività professionale ren-
             dendola servile o liberale; servile è rendersi schiavo della convenienza; liberale
             è, invece, improntare l’attività professionale come lo esige un carattere illumi-
             nato. L’uomo servile, che immeritatamente raggiunge ruoli direttivi, sacrifica
             onore, idealità, prestigio, iniziativa, alla comoda «routine»; all’opposto il liberale
             si travaglia per spiritualizzare la vita pratica” .
                                                       (32)
                  La relazione con la rivista, agli occhi di chi scrive, appare evidente; non si
             trattava semplicemente di affermare alcuni principi educativi ma di metterli in
             atto, sia attraverso l’insegnamento all’interno delle aule della scuola, sia attraver-
             so la rivista con la diffusione di un pensiero basato sull’educazione liberale.
                  Appare significativo che il generale Marasco avesse voluto fare espressa-
             mente  riferimento  al  servilismo  contrapposto  alla  mente  liberale  dell’uomo
             colto in possesso di un carattere illuminato, molto probabilmente per un habitus
             mentale che era presente, in qualche misura, nella generazione di Italiani che
             stava arrivando lentamente alle leve del potere.
                  L’anno successivo, lo stesso Comandante della Scuola ricordò ancora la
             rivista in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 1962/1963: “il set-
             tore  editoriale  che,  oltre  all’imponente  fabbisogno  di  sinossi  continuamente
             aggiornato, cura la edizione della «Rassegna dell’Arma dei Carabinieri», perio-
             dico bimestrale con tiratura di 3.500 copie, apprezzato nel mondo dell’Arma e
             di chiunque si interessi ai problemi militari, giuridici e sociali” .
                                                                        (33)
                  L’attenzione  di  quegli  anni  sia  del  colonnello  Marasco,  sia  del  nuovo
             Comandante Generale, Giovanni de Lorenzo, era rivolta in parte a quello che

             (32)  Rassegna dell’Arma dei Carabinieri, anno IX, n. 6, novembre-dicembre 1961, pag. 1095.
             (33)  Rassegna dell’Arma dei Carabinieri, anno X, n. 6, novembre-dicembre, 1962, pag. 1231.

                                                                                      39
   36   37   38   39   40   41   42   43   44   45   46