Page 17 - Rassegna 2021-2-Supplemento
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LA RASSEGNA
DALLE ORIGINI AL DUEMILA
generali, sia per aggiornarli sugli sviluppi incessanti registrati dalle scienze giu-
ridiche e da quelle positive e tecniche che oggi incidono in modo preponderan-
te sulla impostazione della teoria e della prassi militare.
Lungi dal disperderne le energie in elucubrazioni di mera dottrina, io
intendo che gli ufficiali siano sollecitati e addestrati verso un perfezionamento
assiduo della loro pratica professionale con quel senso di realtà e di concretezza
che sta alla base delle aspirazioni e dei tentativi più nobili della vita moderna.
Ma il nostro Notiziario, che io dedico agli ufficiali nella certezza di realizzare
una loro aspirazione e nell’affidamento di contribuire alla loro elevazione cul-
turale e professionale, ha un altro e preminente scopo senza del quale esso per-
derebbe di valore: quello di accostare i nostri comandanti tutti, i quali non sono
dei teorici ma degli uomini di azione, ai problemi lievitanti della vita contempo-
ranea; di sviluppare in loro una coscienza professionale più attiva e più consona
al dinamismo dell’ora; di affinarne la sensibilità ai problemi che oggi si agitano
nel nostro arringo e quindi ribadire e corroborare ogni loro sforzo ed ogni loro
disposizione a risolverli. L’Arma ha dinanzi a sé molti di questi problemi e deve
studiarsi di penetrarli anche con l’apporto del pensiero operativo delle armi
consorelle e delle fonti straniere, queste pure giovando ad ampliare i nostri oriz-
zonti ed a confortare i nostri buoni propositi” .
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Il Comandante Generale dunque forniva le linee programmatiche per lo
sviluppo dell’iniziativa che avrebbe dato vita qualche anno dopo alla Rassegna.
In effetti, si possono ben comprendere le aspettative del generale Mannerini.
Durante gli anni di comando dell’Arma (25 maggio 1950 - 4 maggio 1954),
egli si era reso conto del potenziale dell’Istituzione e del suo personale, nonché
dei limiti sia legati a problemi di bilancio, sia alle generali condizioni di ricostru-
zione del Paese all’indomani del Secondo conflitto mondiale.
Questi ultimi avevano compresso le possibilità di aggiornamento degli
ufficiali e dei sottufficiali i quali, assorbiti dai compiti quotidiani, avevano una
pressione continua nell’azione di comando e di indirizzo e, di conseguenza, ave-
vano maggiori difficoltà nel garantire quella formazione continua che invece i
colleghi delle altre armi dell’Esercito riuscivano a portare avanti.
(6) Notiziario per l’Arma dei Carabinieri, anno I, n. 1, settembre-ottobre, 1953, pag. 9. Alberto Mannerini
fu Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri dal 25 maggio 1950 sino al 4 maggio 1954.
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