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LA RASSEGNA
DALLE ORIGINI AL DUEMILA
Il Comandante Generale dell’epoca, Generale di corpo d’armata, Enrico
Asinari di San Marzano, così presentò il primo numero del periodico: “Il desi-
derio, largamente diffuso, tra ufficiali e sottufficiali, d’avere una rivista tecnica,
che soddisfi le loro aspirazioni di aggiornamento e di perfezionamento della
cultura professionale, mi ha indotto a favorire l’iniziativa […] col duplice inten-
to d’offrire palestra propizia a quanti sentano d’avere qualcosa di utile o di
buono da dire, facile guida allo studio per tutti” .
(2)
Lo scopo principale della rivista consisteva dunque nel favorire quella cul-
tura tecnico-professionale che già in quegli anni necessitava di un continuo
aggiornamento. Il periodico apparve dal novembre-dicembre 1934 sino al
marzo-aprile 1943. I drammatici eventi di quel periodo interruppero definitiva-
mente la stampa, chiudendo un’esperienza quasi decennale.
Dunque, ora appare opportuno chiarire il motivo di questa osservazione
apparentemente così lontana. Il legame con tale periodico, si anticipa ora ma se
ne parlerà diffusamente nelle pagine che seguono, è l’attenzione rivolta alla for-
mazione e al continuo aggiornamento del personale. Con la Rivista, il vertice
dell’Arma di quegli anni aveva pensato a un progetto da condurre in prima per-
sona con l’intento di aggiornare ufficiali e sottufficiali.
La scelta di attribuire al Capo di Stato Maggiore del Comando Generale la
responsabilità del periodico è un segnale di grande attenzione al tema; resta da
valutare quanto sia stato possibile per una figura così centrale per il funziona-
mento dell’Istituzione riuscire a seguire attentamente le differenti fasi di realiz-
zazione della rivista. Tenuto conto dell’obiettivo che era stato delineato nella
presentazione del Comandante Generale già con la Rivista, si dovette attendere
la nascita del “Notiziario dell’Arma dei Carabinieri” e poi della Rassegna perché
tale compito fosse attribuito al Comandante della Scuola Ufficiali e ai suoi col-
laboratori.
Coerentemente e in linea con la funzione formativa, avrebbe dovuto esse-
re responsabilità e merito del massimo istituto di formazione dei Carabinieri
pubblicare un periodico che avesse la mission di dotare l’Istituzione tutta di stru-
menti moderni di aggiornamento e di perfezionamento.
(2) Generale di corpo d’armata Enrico Asinari di San Marzano, Presentazione, in Rivista dei
Carabinieri Reali, anno I, n. 1, novembre-dicembre, 1934, pagg. 7-8.
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