Page 8 - Rassegna 2020-4_Inserto
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INSERTO
La cantante Beyonce, nel Tour 2018, in un concerto al Coachella Festival ad
Indio in California ha realizzato una performance davvero spettacolare visibile in
un video in cui si esibisce con una marching band; l’artista americana apre il con-
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certo cantando Crazy in love insieme ad altre sue hit di grande successo; la banda
è posizionata sul palcoscenico, ma gli strumentisti si muovono a tempo di musi-
ca, un corpo di ballo, di cento danzatori, le fa da cornice e il coinvolgimento del
pubblico è davvero impressionante!
Nel mondo circoscritto, apparentemente un po’ isolato di qualche tempo
fa, vi erano piccole comunità che partecipavano e condividevano il tempo libe-
ro nelle piazze. Le persone erano costrette a conoscersi e a parlarsi quotidiana-
mente senza chiudersi nel proprio isolamento familiare e individuale favorito
oggi da internet, un “placebo” che nasconde a ciascuno di noi l’incapacità di rela-
zionarsi con l’altro e che ci allontana immediatamente dalle difficoltà della quo-
tidianità moderna e dalla realtà che viviamo per trasportarci in un mondo che
non è il nostro e in cui è apparentemente facile conquistarsi un proprio spazio
e luogo di felicità, un illusorio successo personale spesso e volentieri fondato
su basi poco solide e precarie. Ciò che oggi è social ha poco a che vedere con il
sociale. Nelle manifestazioni social è l’individualismo sfrenato alla ricerca del faci-
le successo che la fa da padrone. Un successo che sembra facile da raggiungere,
alla portata di tutti grazie ad internet e alla società dei perennemente connessi in
cui viviamo; basta postare un video anche di brevissima durata (si pensi a
TikTok) che abbia qualche contenuto sensazionale per avere un riscontro
immediato di gradimento o di non gradimento. La vera dimensione sociale a
differenza del più accattivante social non discrimina, anzi tiene unita una società
rendendola forte e coesa e in questo la banda ha rappresentato e rappresenta a
parer mio una risorsa più unica che rara.
La tipologia di socialità coesa, ove viene condiviso un progetto comune,
proposta dalla banda è anche un ideale risposta all’isolazionismo dei Paesi,
soprattutto quelli in migliori condizioni economiche e all’isolamento dell’indi-
viduo nella società, dove ci si sente sempre più spesso soli e abbandonati a se
stessi perché troppo grassi o troppo magri, simpatici o antipatici, troppo vecchi
o troppo giovani. Nella banda si accettano tutti (ovviamente con dei minimi
requisiti musicali), nessuno viene respinto. Nella banda convivono tutte le gene-
razioni, dai più piccoli agli anziani, nel rispetto reciproco e nella condivisione di
esperienze musicali ma anche conviviali e di conoscenza, basti pensare alle
opportunità di viaggiare e di conoscere luoghi e persone diverse che la dimensio-
ne itinerante della banda, così l’ho chiamata in una mia pubblicazione, offre.
(3) Https://youtu.be/jOSfoVdqSRk.
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