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LA BANDA DELL’ARMA DEI CARABINIERI - CENTENARIO
Una recente scoperta, il cui merito va ascritto al Generale di Corpo
d’Armata Riccardo Amato, già Vice Comandante Generale dell’Arma dei
Carabinieri, appassionato storico e collezionista di cimeli militari, ha riportato
alla luce un documento sonoro di cui non si conosceva l’esistenza, quello che
con ogni probabilità è il primo disco (un vinile a 78 giri) prodotto dalla Banda.
Prima incisione della Banda dell’Arma quando ancora si chiama Banda della Legione dei Reali
Carabinieri di Roma viene prodotto questo primo lavoro stampato da The Gramophone Company,
Limited, and Sister Companies
Il disco è stato riversato in digitale e purtroppo la qualità del suono lascia
un po’ a desiderare, ma risulta particolarmente impressionante che una banda
militare fosse in grado all’epoca di produrre registrazioni di brani di tale diffi-
coltà musicale. Oggi questi complessi sono cresciuti enormemente per la pre-
parazione dei musicisti e la qualità del repertorio, ma non hanno certo il seguito
di pubblico che le bande avevano in particolare negli anni compresi tra il Primo
e il Secondo conflitto mondiale.
A succedere al Maestro Cajoli come accennato è stato il Maestro Luigi
Cirenei, allievo di Mascagni, musicista di straordinarie doti compositive e diret-
toriali; a parte la composizione de La Fedelissima che basterebbe da sola a defi-
nire il talento del musicista toscano, Cirenei è autore oltre che di inni e marce,
anche di composizioni sinfoniche per coro e orchestra, per banda e per organici
ridotti di notevole fattura artistica e stilistica.
Con il suo mandato alla direzione della banda inizia la trasformazione di un
complesso musicale di dimensioni ridotte in una vera e propria orchestra di fiati
con un ventaglio di strumenti così ricco e variegato da risultare un modello irrag-
giungibile per l’epoca; non vi era un solo strumento a fiato di nuova invenzione
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