Page 6 - Rassegna 2020-4_Inserto
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INSERTO
Rimangono ancora oggi scuole di musica e società filarmoniche, che danno
impulso economico, da sole, all’attività musicale di bande, cori e gruppi musicali
locali, ma l’assenza dei contributi pubblici a favore di queste manifestazioni cul-
turali ne costituisce un limite. Nel mondo dell’isolamento sociale procurato
proprio dai cosiddetti social che avrebbero dovuto favorire i contatti e le condi-
visioni di esperienze anche in campo musicale, ci si ritrova sempre più spesso a
guardare alle bande e a simili modelli di formazioni musicali come a rappresen-
tazioni di tipo folklorico, nel senso, ahimè riduttivo, che erroneamente viene
attribuito a questo termine. A ben riflettere è lecito affermare che il social di oggi
altro non è che il folk di domani; ciò che oggi è social verrà guardato tra cent’anni
con lo stesso atteggiamento di distacco, talvolta di dileggio con cui taluni guar-
dano le manifestazioni folk di ieri. Sarei curioso di sapere come verranno defi-
nite le mode musicali oggi più in voga tra i giovani come il rap tra una o due
generazioni? Probabilmente, a parer mio, sono un modo di imitare l’industria
musicale americana particolarmente capace di influenzare tutte le altre, che per
prima ha divulgato tramite internet e i social questo genere musicale tipicamente
statunitense negli altri Paesi del mondo.
Il nostro è stato, e in parte lo è ancora, un Paese disseminato di bande con
una grande varietà di repertorio e caratteri regionalistici propri. Questa diversità
si è fatta mano a mano omologazione ai modelli strumentali e programmatici
anglo-americani e nord-europei per subire ancora, come purtroppo la nostra
storia troppo spesso ci ha insegnato, una nuova dominazione, questa volta in
campo musicale: il diffondersi e l’adeguarsi alla legge del mercato musicale
moderno e agli stereotipi musicali d’oltralpe. Si è così persa, forse per sempre,
la nostra identità musicale fatta di musica classica di elevata fattura, in partico-
lare quella operistica di assoluto valore internazionale. Anche per quanto con-
cerne la musica da film abbiamo delle eccellenze che si identificano nei compo-
sitori contemporanei di riconosciuto pregio mondiale, basti pensare al com-
pianto Ennio Morricone e a Nicola Piovani: entrambi premi oscar per la musica
cinematografica, che nonostante l’imperante industria americana del cinema,
hanno saputo trovare un proprio spazio e sono riusciti ad emergere grazie alla
loro eccezionale vena lirica e alla straordinaria capacità compositiva. Le bande
hanno aiutato a diffondere i loro lavori musicali per il cinema attraverso trascri-
zioni e arrangiamenti, anche per complessi di piccole dimensioni.
Come affermato in uno studio datato 1899 di Enrico Mineo sulla banda
musicale in Italia, una delle prime serie indagini sull’argomento, vi erano almeno
cinquemila bande che rappresentavano praticamente ogni singola comunità esi-
stente e ogni compagine musicale militare del nostro Paese.
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