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LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA NIGERIANA



                     Tra loro, si è combattuta una sanguinosa guerra civile durata fino al 1970,
               provocando oltre tre milioni di morti.
                     E queste terribili divisioni potrebbero contare ancora nelle attuali proie-
               zioni criminali planetarie delle mafie nigeriane.
                     Tanto più che nel frattempo è nato proprio in Nigeria il gruppo islamico
               radicale Boko Haram, entrato in contatto con Al Qaeda e l’ISIS, in uno scenario
               in cui si sono realizzate convergenze tra organizzazioni terroristiche da un lato
               e mafia nigeriana e le altre mafie dall’altro, soprattutto per il traffico di cocaina
               e degli immigrati.
                     Presente in tutto il mondo, dall’Ucraina al Brasile, dalla Francia agli USA,
               la mafia nigeriana, considerata dall’FBI un “pericolo globale”, è stata spesso in
               grado di stabilire relazioni speciali con le organizzazioni criminali che operano
               nei vari luoghi. In altri casi, è entrata in competizione sostituendosi alle mafie
               tradizionali, come sembra stia accadendo, tra l’altro, in India, in Svizzera, nel
               Regno Unito.
                     La sua crescita impetuosa è accompagnata dalla diaspora nazionale del-
               l’emigrazione composta prevalentemente da giovani che non riescono piena-
               mente a integrarsi nelle società di arrivo e che quindi rappresentano un consi-
               stente bacino di reclutamento, rafforzando la coesione dell’organizzazione cri-
               minale. Teniamo però conto che non si tratta di un gruppo omogeneo, poiché
               le varie confraternite sono in sfrenata competizione tra loro, trovando di volta
               in  volta  le  alleanze  tattiche  tipiche  della  “pax  mafiosa”,  che  si  realizza  sulla
               momentanea convergenza di interessi.
                     Inoltre,  la  dimensione  sociale  prevalente  rappresentata  dal cyber,  dove  i
               proventi dei reati sono inferiori solo a quelli del traffico della droga, non poteva
               non interessare la mafia nigeriana. In tale ambito è emersa una specificità nelle
               frodi  on  line  con  le  cosiddette  “truffe  alla  nigeriana”,  che  si  svolgono  con
               modalità tipiche e che fruttano profitti notevoli.


               Nella patria delle mafie
                     In Italia, la mafia nigeriana è stata dapprima ovviamente sottovalutata, in
               quanto  considerata  gregaria  delle  mafie  più  antiche.  Infatti,  risale  al  1987  il
               primo arresto per droga, nel 1995 si hanno notizie di incontri segreti delle con-
               fraternite e nel 2002 viene provata la sua esistenza attraverso la punta dell’ice-
               berg: la prostituzione, l’aspetto più evidente e, rispetto ad altri, non il più remu-
               nerativo.
                     Nel frattempo, la sua presenza si era ampiamente diffusa, soprattutto nelle
               città del Nord ma anche nel casertano e a Palermo.


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