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TRIBUNA DI STORIA MILITARE
La opzione adottata, invece, non solo non riconosceva le specificità cultu-
rali della provincia, ma metteva i suoi abitanti davanti ad una scelta - o Berlino,
o Varsavia - che finiva per avvantaggiare le componenti nazionaliste e per ali-
mentare le violenze. Il fatto poi che le disposizioni del trattato spesso finissero
per essere lette attraverso le lenti dell’interesse nazionale costituiva l’ennesima
criticità: l’atteggiamento parziale dei vertici militari francesi fu di grave nocu-
mento alla credibilità della Missione Interalleata. Anche la indeterminatezza dei
compiti affidati alle forze interalleate era un fattore altamente problematico:
non era stato previsto un termine temporale per l’esecuzione della missione, ma
soprattutto il mandato risultava fumoso: la presenza del contingente interalleato
era diretta esclusivamente ad impedire interventi militari provenienti dal di fuori
dei confini dell’Alta Slesia? Oppure tali forze avrebbero dovuto interporsi
anche nel caso si fossero verificati dei torbidi all’interno della provincia? E,
ancora, posto che le forze di polizia erano soggette alla Commissione
Interalleata, quale grado di coordinamento si intendeva assicurare? Si trattava di
interrogativi che nel corso delle tre insurrezioni erano destinati ad avere rispo-
ste tutt’altro che univoche .
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Infine, un ulteriore fattore di criticità era costituito dalla proliferazione dei
centri di decisione, per altro collegati tra loro in maniera precaria. Sul piano
delle relazioni esterne alla provincia la Commissione Interalleata doveva neces-
sariamente interfacciarsi con differenti attori istituzionali: in primo luogo con il
Consiglio dei Quattro - Gran Bretagna, Stati Uniti, Francia, Italia - e, successi-
vamente, con il Consiglio della Società delle Nazioni. Altrettanto rilevanti, poi,
erano le relazioni con il Consiglio degli Ambasciatori e con il Comitato
Supremo Interalleato . All’interno dell’Alta Slesia, invece, la Commissione
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Interalleata dialogava direttamente solo con l’amministrazione della provincia: i
rapporti come i contingenti militari, infatti, passavano necessariamente dal filtro
costituito dal comando superiore delle forze interalleati .
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(58) In merito cfr. anche Olivier FORCADE, Interposition Françaises dans le cadre des traits de paix en
Hongrie, Haute-Silésie et Turquie de 1918 à 1923, cit., pp.170-171.
(59) Cfr. per tutti Massimo COLTRINARI, Laura COLTRINARI, La ricostruzione e lo studio di un avveni-
mento militare, Roma, Edizioni Nuova Cultura, 2009, p. 159.
(60) Cfr. Olivier FORCADE, Interposition Françaises dans le cadre des traits de paix en Hongrie, Haute-Silésie
et Turquie de 1918 à 1923, cit., p. 171.
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