Page 209 - Rassegna 2019-4
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AUTODETERMINAZIONE, SECESSIONE E ORDINE INTERNAZIONALE
La divisione dell’Alta Slesia: in arancione i
territori attribuiti alla Germania, in verde
quelli attribuiti alla Polonia.
In viola la porzione di Alta Slesia attribuita
alla Repubblica Ceca
(https://gallica.bnf.fr)
Il ritiro dei contingenti iniziò solo a cavallo tra la primavera e l’estate
del 1922, dopo che a Ginevra fu sottoscritta la Convenzione Germano-
Polacca sull’Alta Slesia che assicurava la protezione delle minoranze, oltre a
prevedere misure in grado di preservare l’unità dei processi di produzione
mineraria.
Sotto ogni profilo si trattava di una operazione complessa, tanto più che
la situazione restava comunque tesa: a Ratibor (Racibórz), allorquando il pre-
sidio stava per abbandonare la città si verificarono gravi incidenti che portaro-
no al ferimento di un granatiere . Era andata peggio il mese precedente ad
(52)
un sottufficiale britannico, assassinato a sangue freddo dai nazionalisti polac-
chi mentre stava svolgendo attività informativa nei dintorni di Tarnowitz
(Tarnowskie Góry). Ancora il 6 luglio, alla vigilia del rimpatrio del contingente,
un altro militare britannico era rimasto ucciso mentre cercava di tranquillizzare
gli animi durante un violento alterco tra un militare francese e un cittadino
tedesco .
(53)
4. Questioni aperte
Il 9 luglio 1922 gli ultimi reparti del contingente del colonnello Salvioni
avevano definitivamente lasciato l’Alta Slesia. Si era trattato di una missione
particolarmente difficile che, prolungatosi per due anni mezzo, aveva visto l’av-
vicendamento di oltre novemila militari italiani.
(52) Cfr. Piero CROCIANI, Il contingente italiano in Alta Slesia, cit., p. 279.
(53) Cfr. Alun M. THOMAS, The British Upper Silesia Force, cit., pp. 24-25. Vale la pena sottolineare
che l’episodio era avvenuto in una località che era stata assegnata alla Polonia, benché l’82
per cento dei residenti si fosse espresso a favore della Germania.
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