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LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA IN SICILIA
tra due gruppi ricondu-
cibili agli Emmanuello,
alleati di Riina, e
Rinzivillo, fedele a
Giuseppe Piddu
Madonia. Attualmente
vige una situazione di
sostanziale tregua,
molto instabile, garanti-
ta da un nucleo dirigen-
te coagulatosi attorno
agli Emmanuello.
Nello stesso terri-
torio, un terzo gruppo
criminale, il clan Alferi,
ha saputo ritagliarsi, nel
tempo, un proprio spa-
zio operativo, talvolta
ponendosi in posizione Mappa tratta dalla Relazione semestrale della DIA
subordinata o autono-
ma rispetto alle altre due organizzazioni.
Le operazioni Atlantide-Mercurio (2009), Doppio colpo 3 (2010), Gibel
(2011) e Tetragona (2011), hanno messo in luce la persistente attualità di rap-
porti di alleanza tra le famiglie catanesi di Cosa nostra, guidate dal clan
Santapaola, e la famiglia Madonia di Caltanissetta.
L’operazione Repetita juvant ha interessato le famiglie del Vallone, ope-
ranti nella zona settentrionale del nisseno.
Le operazioni Inferis (2013) e Agorà (2013) hanno evidenziato un’inge-
renza esterna finalizzata, in assenza di una vera e propria leadership, ad una riu-
nificazione delle diverse fazioni criminali operanti a Gela.
Le operazioni Incipit, Redde rationem, Colpo di grazia, Falco e
Kalyroon (2014-2016) hanno scompaginato gli organigrammi di numerose
famiglie nissene.
Le operazioni Druso ed Extra fines (2017) hanno dato conto delle rilevan-
ti attività criminali del clan Rinzivillo di Gela e delle sue ramificazioni nel Lazio,
Lombardia, Piemonte e Emilia Romagna, degli interessi economici in Congo,
nonchè dei collegamenti con Colonia e Karlsruhe (Germania) e con esponenti
della famiglia Bonanno-Catalano di New York.
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