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ATTUALITÀ E INFORMAZIONI
• Clan Cappello
È coagulato attorno al gruppo Bonaccorsi Carateddi. Nato dalla scissione del
clan Pillera, la complessa organizzazione del clan Cappello, prevalentemente strut-
turato come clan confederale, orbita principalmente intorno a due nuclei centrali:
- il primo, costituito da un nutrito gruppo operante nei quartieri urbani di
San Berillo Nuovo, San Cristoforo e Cappuccini, nonché da un altro gruppo
operante a Cibali;
- il secondo, più autonomo, orbitante intorno al gruppo dei Carateddi,
con zona d’influenza nel quartiere di Nèsima e nella parte sud della città.
La politica espansionista del clan Cappello e la sua spiccata tendenza ad
acquisire una superiorità militare e finanziaria tende a rendere movimentato il
già complesso quadro della situazione criminale. Squadre operative del clan
Santapaola risultano infatti avere stretto alleanza con il clan Bonaccorsi
Carateddi, un tempo avversario, così transitando nel clan Cappello.
Il clan Sciuto Tigna, il clan dei Cursoti milanesi e il clan Piacenti Ceusi
sarebbero in questo momento alleati al clan Cappello, che, sostenuto militar-
mente dal clan Bonaccorsi, disporrebbe di squadre operanti nei rioni cittadini
di San Cristoforo, Monte Po e San Berillo Nuovo, nonché nell’hinterland del
capoluogo, in frazione Piano Tavola di Belpasso.
Il clan Cappello risulta ramificato a Portopalo (SR); Catenanuova (EN); nel
Ragusano; nella Piana di Catania; nei comuni pedemontani etnei, a Mojo (ME), a
Calatabiano (CT), ove opera il clan Cintorino e a Pachino (SR), attraverso il clan
Giuliano. Il gruppo criminale è stato interessato dall’operazione Penelope (2017).
• Clan Laudani “Mussi i ficurinia”
Pur dotato di una sua storia e di un’organizzazione autonoma, rivendicata
anche nei confronti di Cosa nostra catanese, il clan è unito da alleanza al clan
Santapaola e da legami con la ‘ndrangheta reggina.
Dispone di gruppi criminali satellite con basi operative prevalentemente
nella parte settentrionale del capoluogo (Acicatena, Aci Sant’Antonio,
Viagrande, San Giovanni la Punta, San Gregorio, Canalicchio, Picanello), nella
fascia pedemontana etnea (Milo, Sant’Alfio, Piedimonte Etneo, Trecastagni), a
Roccella Valdemone (ME) e lungo l’alto litorale jonico (Acireale; Giarre,
Riposto e Mascali). Il gruppo Morabito-Rapisarda è attivo a Belpasso, Paternò
e comuni limitrofi; il gruppo Scalisi-Scarvaglieri insiste su Adrano, mentre il
gruppo Ragaglia è presente a Randazzo, Maletto e Maniace, fino a Caltagirone.
Il clan è stato duramente colpito dall’operazione Vicerè (2016), Illegal
Duty (2017) e Smack Forever (2018).
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