Page 245 - Rassegna 2019-2
P. 245

LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA IN SICILIA



                     • Clan Sciuto “Tigna”
                     È     strettamente
               alleato del clan Cappello,
               dal quale è stato pratica-
               mente  assorbito.  Le  sue
               potenzialità  operative  si
               sarebbero     accresciute
               con     l’incorporazione
               compatta     nel    clan
               Santapaola  della  famiglia
               Arena, che esercita il con-
               trollo criminale sul popo-
               loso quartiere di Librino.

                     • Clan dei Cursoti
                     Prende  nome  dalla
               zona dell’Antico Corso di
               Catania, luogo di origine
               della maggior parte degli     Mappa tratta dalla Relazione semestrale della DIA
               affiliati. È divenuto noto negli anni Settanta-Ottanta per aver avuto basi logistiche
               ed operative in Nord Italia (Milano e Torino, specialmente), smantellate con i pen-
               timenti di Salvatore Parisi (operante a Torino) e Angelo Epaminonda il Tebano
               (operante a Milano). Alleati con il clan Cappello, i Cursoti sono presenti nei quar-
               tieri e rioni catanesi di San Leone, San Cristoforo, Angeli Custodi, Trappeto Nord,
               Librino,  Corso  Indipendenza,  Villaggio  Sant’Agata,  Nesima.  Sono  specializzati
               nella gestione del gioco d’azzardo, nella consumazione di rapine fuori sede ai danni
               di istituti di credito e nel traffico di droga con la Calabria e Milano, dove storica-
               mente hanno radicato rapporti di affari con la locale malavita organizzata.
                     Il clan dei Cursoti si compone di squadre dotate della più ampia autono-
               mia, che operano con grande attivismo, specialmente in altre regioni italiane del
               Centro-Nord. In passato, il clan dei Cursoti, che ha espresso una “rispettabile”
               potenza di fuoco, era rappresentato da numerosi affiliati e costituiva il momen-
               to di aggregazione più significativo per una costellazione di piccoli gruppi pol-
               verizzati sul territorio, comunque esterni a Cosa nostra. Negli anni Ottanta e
               Novanta  il  clan  partecipava,  con  ruolo  di  protagonista,  alle  locali  guerre  di
               mafia, contrapponendosi dapprima al clan Santapaola e poi, nel 1991, appog-
               giando il clan Cappello contro il clan Laudani, alleato dei Santapaola, nell’am-
               bito di una faida, causa di oltre cinquecento omicidi in circa cinque anni.


                                                                                        243
   240   241   242   243   244   245   246   247   248   249   250