Page 153 - Rassegna 2018-4
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TRIBUNA

                                                  DI STORIA MILITARE





                                                    La  rivolta  siciliana  del
                                                    ‘Sette e mezzo’

                             Professore             Cronaca del massacro dei Carabinieri
                          Manlio CORSELLI
                         Docente di Teoria politica   Reali di Misilmeri e di Ogliastro
                      nell’Università degli Studi di Palermo






                       L’incontro dell’Arma dei Carabinieri con la terra di Sicilia non fu facile e
                  agevole , così come non fu né facile né agevole, dopo i primi entusiasmi e l’eu-   MILITARE
                         (1)
                  foria delle classi borghesi, quell’unificazione nazionale, cioè morale e spirituale,
                  degli Italiani che sarebbe dovuta essere immediatamente consecutiva all’impresa
                  dell’unificazione politica della penisola. Le vicende del Risorgimento furono,     STORIA
                  invece, così rapide, e forse anche costellate da successi inaspettati rispetto agli
                  accordi immaginati a Plombières, che esse richiesero un lungimirante e faticoso    DI
                  lavoro di elaborazione di nuove strategie politiche che fossero consone al pas-
                  saggio dalle ‘piccole patrie’ dei Regni dinastici preunitari alla ‘grande patria’ del  TRIBUNA
                  Regno d’Italia.
                        Fatta l’Italia, bisognava fare gli Italiani. L’icastica riflessione di Massimo
                  D’Azeglio  indicava  una  vera  e  propria  incompiutezza,  essa  evidenziava  una
                  necessità etico-civile di cui ancor oggi se ne avverte l’eredità. Fatta l’Italia, biso-
                  gnava costituire la cittadinanza italiana, ovvero tradurre i valori e i risultati del-
                  l’unità politica in un costume pubblico di diritti e di doveri valido per tutte le
                  popolazioni italiane dalle Alpi alle sponde del Mediterraneo.

                  (1)  Nel settembre del 1866 l’Arma dei Carabinieri Reali era presente nell’Isola con l’Ispettorato
                       dell’Arma per la Sicilia, la XII Legione, con sede a Palermo, cui afferivano le Divisioni di
                       Palermo, di Catania e di Messina. La Legione era comandata dal Colonnello Conte Eduardo
                       Sannazzaro di Giarole. Alle dipendenze della Divisione di Palermo stavano le Compagnie
                       Interna ed Esterna della Città, quella di Trapani, il Deposito, le Luogotenenze e le 87 Stazioni
                       urbane e della provincia aventi in organico un numero di poco meno di 800 Carabinieri,
                       ovvero di 793 unità.

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