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TRIBUNA DI STORIA MILITARE




             ai prigionieri le stesse razioni alimentari
             accordate alle proprie truppe, superiori
             rispetto  a  quelle  riservate  ai  civili.
             Pertanto gli Imperi Centrali ebbero 1,7
             milioni di vittime civili, mentre fra i pri-
             gionieri detenuti in Germania si registrò
             il minor numero di decessi, appena un
             ventesimo del totale .
                                (2)
                  Il tasso più elevato di decessi (oltre
             un quarto) si registrò invece fra i prigio-
             nieri presi dai russi, non solo per le epi-
             demie  di  vaiolo  e  di  tifo  scoppiate  in
             Siberia, ma anche in conseguenza della
             discriminazione  razziale  decisa  dalla
             Stavka,  che  privilegiava  i  prigionieri
             slavi  e  alsaziani  e  penalizzava  magiari,
             tedeschi ed ebrei: anche i turchi privile-
             giavano  i  prigionieri  indiani  e  russi  di
             religione  musulmana.  heather  Jones
             stima in 9-10 milioni i prigionieri della grande guerra, pari a un decimo dei
             mobilitati .
                      (3)
                  Il numero maggiore, 2,9 milioni (2,1 austro-ungarici, 0,8 tedeschi e 0,07
             turchi) fu catturato dai russi . Segue la Germania, che al 10 ottobre 1918 aveva
                                       (4)
             catturato complessivamente 2.526.922 prigionieri , contro 720.000 tedeschi e
                                                             (5)
             (2)   MArk SPoerer, The mortality of  Allied prisoners of  war and Belgian civilian deportees in German
                  custody during the First World War. A reappraisal of  the effects of  forced labour, Population Studies,
                  60/2, 2006, pagg. 12l-136.
             (3)   heATher JoNeS, A Missing Paradigm? Military Captivity and the Prisoner of  War 1914-18, in
                  Matthew Stibbe (ed.), Captivity, Forced Labour and Forced Migration in Europe during the First World
                  War, New York, routledge, 2009, pagg. 19-48.
             (4)   kArL AUerbACh, Die russischen Kriegsgefangenen in Deutschland (von August 1914 bis zum Beginn der
                  Grossen  Sozialistischen  Oktoberrevolution),  Thesis,  Pädagogische  hochschule  Potsdam,  1973.
                  GeorG wUrzer,  Die  Kriegsgefangenen  der  Mittelmächte  in  Rußland  im  Ersten  Weltkrieg,
                  Dissertation  zur  erlangung  des  akademischen  Grades  Doktor  der  Philosophie  in  der
                  Geschichtswissenschaftlichen Fakultät der eberhard-karls-Universität zu Tübingen vorge-
                  legt, aus ehingen/Donau, 2000. ALAN rAChAMIMoV, POWs and the Great War. Captivity on the
                  Eastern Front, oxford et al. 2002; reINhArD NAChTIGAL, Kriegsgefangenschaft an der Ostfront,
                  1914 bis 1918, Frankfurt am Main 2005. okSANA S. NAGorNAJA, Drugoj voennyj opyt. Rossijskie
                  voennoplennye Pervoj mirovoj vojny v Germanii (1914-1922) [Eine andere Kriegserfahrung. Russländische
                  Kriegsgefangene im Ersten Weltkrieg in Deutschland (1914-1922)], Moscow 2010.
             (5)   1,434,529 russi, 535,411 francesi, 185,329 inglesi, 147,986 romeni, 133,287 italiani, 46,019
                  belgi, 28,746 serbi, 7,457 portoghesi, 2,457 americani, 107 giapponesi e 5 montenegrini.
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