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INTERVENTO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI


               curare i nostri concittadini contro grandi minacce: le minacce del terrorismo, o
               della criminalità organizzata; e anche contro le minacce della porta accanto,
               quelle che si vivono nel territorio.
                    La sensazione di sicurezza, di cui la nostra società ha bisogno e che è un
               diritto per i cittadini italiani, è fondamentale, se vogliamo accentuare le possibi-
               lità e le potenzialità di sviluppo, di crescita e di benessere sul piano economico.
               Una società che si sente più sicura si sente anche più libera, più capace di intra-
               prendere sul piano economico, meno rinchiusa e meno prudente.
                    E proprio in questa fase, nella quale finalmente i numeri della nostra situa-
               zione economica stanno migliorando, i cittadini italiani hanno diritto a sentirsi
               più sicuri; e grazie al vostro lavoro possono contare su un impegno per la sicu-
               rezza che forse non ha precedenti.
                    Io rivendico l’impegno del Governo, della Ministra Pinotti e del Ministro
               Minniti, per dotare l’intero comparto della sicurezza di nuove norme, attraverso
               il riordino di risorse e di mezzi adeguati. È un’attività le cui linee di fondo ha
               descritto molto bene il Comandante Nistri, e sulla quale il lavoro del Governo,
               il lavoro dell’Italia, continuerà nei prossimi mesi e nei prossimi anni.
                    Dobbiamo essere consapevoli che dopo anni di grandi difficoltà economi-
               che stiamo gradualmente mettendo in campo un impegno di cui i nostri concit-
               tadini hanno bisogno: rassicurare il Paese è una delle funzioni fondamentali che
               il Governo deve svolgere se vogliamo contribuire a una sua generale ripresa.
                    A settant’anni dall’entrata in vigore della Costituzione, nata dalla vittoria
               contro il nazifascismo, il ruolo dell’Arma è, dunque, uno dei grandi simboli
               della Repubblica ai quali ci unisce un legame profondo. Non dobbiamo avere
               alcun timore dei simboli della nostra Patria, anzi, dobbiamo essere uniti e decisi
               nel reagire contro chiunque voglia gettare discredito nei confronti di questi sim-
               boli e nei confronti delle Forze armate. Perché di tutto abbiamo bisogno tranne
               che di indebolire la realtà di questi simboli dell’unità nazionale, la realtà dei
               Carabinieri, la realtà delle Forze armate.
                    Non dobbiamo pensare che il patriottismo sia qualcosa di ostile nei con-
               fronti di altri Paesi, di persone diverse o di origine straniera. Il patriottismo è
               un valore della nostra comunità e l’Italia deve mostrare, come ha fatto quasi
               sempre nella sua storia, questa capacità di collegare la passione per la propria


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