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L’ARMA A TUTELA DELL’AGROALIMENTARE
5. Divulgazione e formazione
Il mondo agroalimentare, ancorché intimamente connesso ai valori della
tradizione, risente positivamente del progresso globale.
Nel corso degli ultimi decenni, il progresso tecnologico ci ha condotto
verso produzioni intensive e seriali finalizzate ad una distribuzione e ad un
commercio globalizzato. L’estremizzazione di questa esigenza ha portato perfi-
no all’utilizzo di organismi geneticamente modificati, consentendo un sempre più
facile reperimento del prodotto in ogni periodo dell’anno. Le nuove frontiere
nazionali inquadrano un futuro dell’agricoltura orientato al ritorno alle tradizio-
ni locali, al recupero naturale dei terreni e al rispetto dei metodi agronomici
cadenzati dalle stagionalità e dalle vocazioni specifiche del territorio.
Contemporaneamente, oltre ad una maggiore genuinità della materia prima,
aumenta l’interesse verso la riscoperta degli antichi sapori legati alle tradizioni
regionali o a specifici territori, preferendo ingredienti autoctoni a elementi di
produzione su larga scala. Compaiono, nella realtà che trattiamo, talune setto-
rialità che nel breve periodo stanno catalizzando larghe fasce di consumo, con
connessa domanda di tutela.
Ci si riferisce, ad esempio, al comparto produttivo biologico, che registra un
incremento esponenziale, poiché attrattivo di maggior fiducia dei consumatori ed
espressivo di un nuovo modo di intendere l’alimentazione. La produzione biolo-
gica è basata sull’interazione tra le migliori pratiche ambientali, un alto livello di
biodiversità, la salvaguardia delle risorse naturali, l’applicazione di criteri rigorosi in
materia di benessere degli animali e una produzione rispondente alle preferenze di
alcuni consumatori per prodotti naturali. Pertanto, il metodo biologico è una filo-
sofia produttiva che riduce l’impatto ambientale cercando di limitarlo ai minimi
termini, sostituendo elementi di sintesi chimica e/o artificiali con metodi naturali.
Uno sguardo attento, da parte del Comando, è rivolto all’infanzia.
In considerazione dei principi volti ad una maggiore naturalità dei prodot-
ti agroalimentari, di rilevante importanza risultano essere proprio gli alimenti
destinati ai bambini, la categoria di consumatori più indifesa, meritevole di ogni
più accorta tutela. L’alimentazione infantile negli ultimi anni ha attratto sempre
più i riflettori del pubblico interesse, sia in ragione del particolare utente cui è
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