Page 97 - La Grande Guerra dei Carabinieri
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Ernesto Cabruna in uniforme grigioverde. I militari del Corpo Aeronautico si distinguevano per alcuni par-
ticolari: l’elica sulla granata del berretto e, nel caso dei piloti, il brevetto da aviatore sulla manica della giac-
ca. Si noti la promozione straordinaria per merito di guerra sui paramani, sopra la stelletta da sottotenente.
Roma, 1907. Il giovane Ernesto Cabruna durante l’addestramento
alla Legione Allievi non ancora promosso Carabiniere.
ri nell’uscire dalle trincee, da piccole stazioni per vive- dell’Istituzione si può apprezzare la grande dimensione
re un’esperienza totalmente nuova: diventare “cavaliere dei compiti assegnati ed assolti dai Carabinieri senza di-
dell’aria”. menticare la loro attività nel campo della polizia militare
A questo punto appare molto importante considerare tra le truppe combattenti. Per quello che concerne l’avia-
chi fossero i piloti tra i militari dell’Arma dei Carabinieri zione, si deve sottolineare che molti Carabinieri trasferi-
e come influì, se lo fece, il grado da ufficiale o da sottuf- rono nella “Arma Azzurra” (l’Aeronautica Militare por-
ficiale. Si deve guardare anche al ruolo che i Carabinieri terà con sé tale denominazione alcuni anni dopo) uno
aviatori hanno assunto per l’Arma, per l’aviazione e, infi- spirito, provenendo questi dalla prima Arma dell’Eser-
ne, come l’esperienza di vita nella “terza dimensione” ha cito. La maggior parte di loro era dotata di una forte di-
migliorato la loro vita in quel periodo e successivamente. sciplina in comparazione con i colleghi delle altre armi
Come è stato già detto prima, il ruolo assolto dall’Ar- e, infine, aveva una chiara idea della dimensione della
ma è estremamente interessante perché ad immagine guerra per averla vissuta con la duplice funzione di forza