Page 100 - La Grande Guerra dei Carabinieri
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100 La Grande Gueraa dei Carabinieri Carabinieri pionieri del volo
(da sinistra): Il Vice Brigadiere dei Corazzieri Albino Mocellin, il Corazziere Italo Urbinati e il Brigadiere Roberto Balandi.
I primi erano due piloti di Caproni Ca.3, mentre il terzo era abilitato al pilotaggio del caccia Henriot.
(from the left) The Vice Brigadiere (NCO) of the Corazzieri Albino Mocellin, Corazziere Italo Urbinati,
and the Brigadiere (NCO) Roberto Balandi. The first two were pilots of Caproni Ca.3, while the third piloted the Henriot fighter plane.
Carabinieri ha consentito il restauro dello SPAD VII ap- pici dell’Arma territoriale nel controllo del territorio. Pa-
partenuto all’asso dei Carabinieri, Ernesto Cabruna, ed recchi di questi, in quanto piloti, ottennero promozioni di
attualmente esposto in un’apposita area all’interno della grado. Nel Primo Dopoguerra, anche quando si decise di
Scuola Ufficiali Carabinieri a Roma, a testimonianza del dissolvere l’aviazione, un piccolo numero di Carabinieri
saldo legame tra le due Istituzioni militari a 100 anni dal- piloti vi rimase cercando di continuare a volare. Tuttavia,
la fine del conflitto. il nuovo regime fascista intese valorizzare l’aviazione ed
Si possono avanzare alcune conclusioni a proposito il 28 marzo 1923 fu costituita la “Regia Aeronautica”, la
dei Carabinieri aviatori. Si trattava sicuramente di una nuova forza armata aerea autonoma sia dall’Esercito sia
esperienza interessante, unica e speciale sia per i prota- dalla Regia Marina. Cominciava così una nuova storia
gonisti, sia per l’Istituzione che ebbe pochissimi emuli in ma questa rappresenta un’altra pagina con i Carabinieri
tutta l’Europa del periodo. La maggior parte dei Carabi- impiegati nel servizio di polizia militare piuttosto che co-
nieri alla fine del periodo ritornò ai comandi di partenza, me aviatori.
nelle piccole stazioni, riprendendo a svolgere i compiti ti- Flavio Carbone