Page 63 - Speciale 80 anniversario
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LE QUATTRO GIORNATE DI NAPOLI
QUARTIERE CHIAIANO QUARTIERE AVVOCATA
La sera del 28 i carabinieri della Stazione di Chiaiano, Il pomeriggio del 28 settembre, due automezzi tedeschi,
informati che alcuni guastatori germanici intendevano con a bordo alcuni soldati, dopo aver asportato tutto il
distruggere l’unico ponte che collegava la rotabile materiale esistente nel calzaturificio militare di vico
tra i Camaldoli e il Vomero, decisero di approntare Trone alla Salute nr. 6, si allontanavano. Giunti a largo
una squadra di volontari per stroncare tempestivamente Corigliano furono affrontati dal Maresciallo Maggiore
l’attentato. Tre tedeschi, sopraggiunti con una moto- Eugenio Frezzotti, comandante della Stazione Napoli
carrozzetta, aprirono il fuoco contro il gruppo di Avvocata, il quale, alla testa dei suoi dipendenti e di
insorti. Accolti a bombe a mano, desistettero dalla numerosi patrioti da lui in precedenza provvisti di armi
lotta, volgendo in fuga, dopo aver abbandonato la e munizioni, li accolse con un nutrito fuoco di moschetti
motocarrozzetta, resa inservibile dal fuoco degli e bombe a mano. I tedeschi reagirono e ne nacque una
insorti. Furono recuperati una testa di siluro di due- violenta lotta. Il Maresciallo coordinò l’azione dei
cento chilogrammi e quattro bidoni di tritolo. Il patrioti, correndo da un gruppo all’altro, attraversando
ponte fu così liberato e il transito fu reso possibile ai zone pericolosamente battute dal fuoco, per recarsi in
gruppi di patrioti che operavano in quella zona. caserma a prelevare le munizioni che gli insorti man
Una particolare menzione merita il comportamento mano esaurivano. Invitato a non esporsi, rispose: “O si
del Maresciallo Mario Angrisani, della Stazione di vince o si muore”. Il Vice Brigadiere Domenico Caputo,
Teora, vicino Avellino. Il sottufficiale, dimesso il 12 che seguì costantemente il Frezzotti, aiutato dai Cara-
settembre dall’ospedale militare con sessanta giorni binieri Francesco Pascale, Rosario Cannizzo e Lorenzo
di convalescenza, non potendo raggiungere la propria Principato, allo scopo di snidare i tedeschi che avevano
sede data la situazione, si era recato al comando di trovato riparo dietro agli automezzi, si portò a distanza
Legione per ricevere ordini. Le sue condizioni di ravvicinata e, con lancio di bombe a mano e ben
salute ne sconsigliarono, però, l’impiego in servizio, aggiustato tiro di fucile mitragliatore in precedenza
per cui fu lasciato libero di raggiungere Teora non sottratti al nemico, riuscì a mettere in fuga i germanici
appena possibile. i quali si asserragliarono in una vecchia casa all’angolo
Il giorno seguente, mentre si recava presso l’abitazione dell’isolato “A” di via Duca Ferrante della Marra. Nello
del fratello, fu catturato dai tedeschi e condotto a stesso istante, i tre carabinieri, saliti sul terrazzo dello
piedi a Fertilia e costretto ad assistere alla fucilazione stabile, con il lancio di bombe a mano, costrinsero nuo-
dei quattordici carabinieri della Stazione Napoli Porto vamente i nemici a uscire allo scoperto e a fuggire, im-
(vedi Notiziario Storico N. 3 Anno III, pag. 18). Ne pedendo loro di unirsi ai commilitoni che, nel frattempo,
fu così colpito che, riuscito a fuggire, decise di fermarsi si erano rinchiusi nei magazzini del calzaturificio con il
a Napoli e unirsi ai patrioti. proposito di farlo saltare in aria. Al termine di un’aspra
Il 28 settembre, venuto a conoscenza che nel quartiere lotta, i tedeschi dovettero retrocedere e lasciarono sul
Vasto si stavano organizzando squadre di volontari terreno diversi morti e numerosi feriti. Fra i patrioti ri-
decisi a entrare in azione, si recò nei locali del 31° masero colpiti a morte il Tenente dei Granatieri Carmine
Reggimento Fanteria dove sapeva che erano state Muselli e il civile Gennaro Iannuzzi. Le gesta eroiche
sotterrate armi e munizioni, le prese, le distribuì ad dei cinque militari impedirono ai tedeschi di far saltare
alcuni giovani e scese in strada con loro. il calzaturificio, e a salvare così la vita alle centinaia di
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. SPECIALE ANNO VIII 63