Page 65 - Speciale 80 anniversario
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LE QUATTRO GIORNATE DI NAPOLI












            Verso le ore 10 il Carabiniere Pietro Cinaglia, armatosi
            di bombe a mano, lasciò la caserma dirigendosi verso
            piazza Ottocalli. Sfruttando la conoscenza dei vicoli,
            riuscì a portarsi a breve distanza da un autocarro nemico
            sul quale una dozzina di tedeschi, armati di mitragliatrice,
            fucili mitragliatori e bombe a mano, sparavano contro
            porte  e  finestre  delle  abitazioni  civili.  Fatto  segno  a
            colpi di fucile, il carabiniere non perse il sangue freddo
            e  lanciò  contro  l’autocarro  due  bombe  a  mano  che
            uccisero due tedeschi, ferendone altri. L’azione del Ci-
            naglia sorprese gli uomini della Wehrmacht che, pre-
            sumendo una reazione in forze dei napoletani, si allon-
            tanarono dalla zona. Al Carabiniere Cinaglia fu concessa
            la  medaglia  d’argento  al  valor  militare.  In  sezione
            Pendino, nei giorni precedenti al 28 settembre, furono
            compiuti numerosi saccheggi di stabili e di negozi. Il
            29 l’Appuntato Carlo Pratola fu ferito da colpi d’arma
            da  fuoco.  Il  29  settembre  il  Carabiniere  ausiliario
            Abbate della Stazione di Napoli Scalo Ferroviario si
            unì a un gruppo di patrioti e prese parte a numerosi
            scontri. Dopo un’intera giornata di guerriglia in località
            “Arenella” dove era accorso perchè qui più forte si era
                                                                                  IL COLONNELLO RAFFAELE MINNITI
            accesa la lotta, venne gravemente ferito al viso.


                 QUARTIERE SAN CARLO ALL’ARENA                                          VOMERO

            Nella zona di San Carlo all’Arena, nei giorni precedenti  Episodi di non minore rilevanza furono quelli che si
            all’insurrezione, gli occupanti avevano saccheggiato  un  verificarono al Vomero dove, in precedenza, erano stati
            deposito di viveri dell’aviazione e un magazzino vestiario  svuotati depositi di generi alimentari, magazzini militari
            della 19^ Legione Contraerei. Il 27 settembre i tedeschi  e la prigione di Castel Sant’Elmo. Si deve al coraggio
            circondarono  il  Real  Albergo  dei  Poveri  di  piazza  del Vice Brigadiere Vincenzo Pace e dei suoi carabinieri
            Carlo III ove condussero un notevole numero di giovani  se molte armi nascoste in precedenza nel forte furono
            rastrellati nei vari quartieri della città. Il giorno dopo,  salvate  dalla  distruzione  e  con  esse  furono  armati  i
            nella vicina via Foria, iniziarono i combattimenti cui  primi nuclei di patrioti che il 28 settembre per le strade
            presero  parte  tutti  i  militari  della  Stazione  di  San  del Vomero iniziarono la guerriglia. Quando i militari
            Carlo  Arena.  Durante  gli  scontri,  colpi  di  cannoni  dell’Arma percepirono che il movimento insurrezionale
            vennero  esplosi  da  carri  armati  tedeschi  contro  la  si  stava  preparando,  avviarono  un  prezioso  lavoro  di
            caserma. Napoletani e carabinieri furono costretti a ri-  raccolta di informazioni sulla dislocazione dei nuclei
            fugiarsi sul terrazzo dell’edificio, difendendosi a lanci  tedeschi e si diedero alla ricerca di armi e munizioni
            di bombe a mano. La guerriglia si protrasse fino al 30  per iniziare la lotta. Nelle notti precedenti il Vice Bri-
            allorquando i tedeschi abbandonarono la città.          gadiere Pace aveva rimesso in efficienza fucili mitragliatori



                                                               NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. SPECIALE ANNO VIII   65
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